Convocato per la prima volta in una gara ufficiale, il Gerrard azzurro finalmente riabbraccerà Benitez

27.11.2014
10:00
Redazione

On Twitter @A_SarahMorlando

Prima o poi accade, te lo aspetti, lo sogni praticamente tutti i giorni. Poi arriva finalmente quel giorno tanto atteso. Sensazioni forti, fortissime per il giovane Antonio Romano che per la prima volta è stato ufficialmente convocato da Rafa Benitez per la sfida di questa sera di Europa League a Praga. Il primo passo di una lunghissima scalata. Eppure non è la prima volta che l'allenatore spagnolo chiama a sé l'azzurrino. Nel ritiro estivo, complice l'assenza dei nazionali, Romano fu convocato per svolgere la preparazione assieme alla prima squadra. Un traguardo non da poco, l'allenatore ha sin da subito riconosciuto in lui delle caratteristiche e delle qualità che, in prospettiva, potranno tornar utili al Napoli. Ed ecco arrivato il momento giusto per la prima vera grande esperienza. Ai meno attenti sarà sfuggito ma non è la prima volta che il centrocampista classe 98 finisce sul taccuino di Benitez. Un'amichevole contro il Cesena più di un anno fa, poi la convocazione per il ritiro estivo con la squadra. La notizia era nell'aria, ma l'esplosione di gioia dell'azzurrino e della sua famiglia era inevitabile. Per Antonio si tratta di una chances importante visto che il prossimo anno lascerà la Primavera di Saurini. Dove potrebbe giocare? E' una gara importante per il Napoli, difficile dire se ci sarà spazio per un esordio in Rafa-style ma gli indizi per un eventuale impiego a qualificazione acquisita ci sono tutti. Il progetto tecnico di Benitez passa anche attraverso i giovani e con le nuove norme che impongono la presenza di giocatori del vivaio le chances aumentano: due indizi che fanno una prova.

CARATTERISTICHE TECNICHE - Arriva a Napoli come trequartista dalla spiccata abilità di non dare punti di riferimento negli ultimi venti metri, con un ottimo senso del gol. Sotto la guida tecnica di Liguori invece viene utilizzato in maniera diversa: qui la crescita tattica che fa di Romano un calciatore completo, quell'anno fu rinominato addirittura "Gerrard". Arretrato in mediana, deve adattarsi in un 4-3-3, si impone quale regista con una buona visione di gioco ma anche come punto fermo davanti alla difesa. Quando possibile, poi, ritorna al suo vecchio stile portandosi con personalità nell'area piccola avversaria. Nel 4-2-3-1 di Benitez (lo stesso che utilizzava uno dei suoi primi allenatori a Napoli, Sorano) si esaltano le sue doti: che giochi da trequartista o da centrocampista, talvolta anche sulla fascia esterna, è indubbiamente un jolly sotto la lente d'ingrandimento. Al momento osserverà dalla panchina, in futuro chissà...

Fonte : Angela Sarah Morlando
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