CorrSera - Il Napoli vecchio stile fa arrabbiare Benitez, ma fischiare gli azzurri è sembrato un pò esagerato

24.11.2014
11:40
Redazione

Quelli che alla fine hanno fischiato, stavolta forse hanno un po’ esagerato. Perché è vero che per metà partita è sembrato di rivedere il Napoli lento e distratto di qualche settimana fa, ma è vero anche che nel primo tempo idee e determinazione se ne sono viste, e anche supremazia di gioco e di risultato. Considerando l’assenza sia di Insigne sia di Mertens — che raramente vanno in campo insieme, ma uno dei due c’è sempre — poteva anche andare peggio. Soprattutto per il non trascurabile particolare che il Cagliari nemmeno per un attimo ha ragionato da vittima predestinata. Ha ragionato e giocato, il Cagliari: senza impenetrabilità difensiva ma anche senza mai rinunciare all’offensiva. Con questa mentalità può vantare un attacco tra i migliori del campionato, che nel caso della trasferta partenopea è stato agevolato dalla ormai antica vulnerabilità azzurra, caduti per 307 minuti nell’illusione di aver superato i grandi limiti difensivi, e costretti ieri a risvegliarsi quando Ibarbo, dopo una finta che è stata probabilmente la cosa più bella dell’intera partita, ha dimezzato lo svantaggio dopo i gol di Higuain (11’, agevolato da un errore della coppia Ceppitelli-Rossettini), e poi di Inler (30’) con tiro da lontano. Era il 37’ del primo tempo, ed è stato in quel momento, quando ha scoperto che due colpi in mezzora non erano stati sufficienti a spegnere le velleità del Cagliari, che il Napoli ha ricominciato a essere la squadra inceppata di inizio campionato. Un passo indietro confermato a inizio ripresa (2’) dall’incertezza di Rafael che ha consentito a Farias di pareggiare, e da quella di Koulibaly, che dopo il nuovo vantaggio azzurro di De Guzman (il migliore, e chissà come farà Benitez a continuare a preferirgli Hamsik, che invece resta tra i peggiori) al 16’, ha consegnato a Ibarbo la palla da servire a Farias affinché lo scatenato brasiliano firmasse la personale doppietta. Benitez l’ha presa male. Non pensa al punto guadagnato ma ai due persi. E lui, solitamente calmo e quasi pacioso, stavolta lo ammette: «Sì, sono arrabbiato. Avevamo la partita in mano e l’abbiamo regalata».

Fonte : Corriere della Sera
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