Covid-19, in Italia la seconda ondata fa più morti della prima [GRAFICO]

25.11.2020
08:40
Redazione

I dati sulla mortalità del coronavirus sfatano un mito: la seconda ondata di contagi non è meno letale della prima ondata. I dati di Euromomo su Il Mattino di oggi

Coronavitus, ultime notizie. L'edizione di oggi del quotidiano Il Mattino sfata l'ultimo mito: che la seconda ondata sia meno letale. Gli 853 morti fatti registrare ieri in Italia sono il terzo valore più alto in assoluto dopo le 919 vittime di Covid registrate il 27 marzo e le 889 del 28 marzo. La prima ondata ha fatto in quattro mesi quasi 35mila morti mentre la seconda poco più di 16mila ed è ancora lontana dall'esaurirsi

Covid-19, confronto mortalità tra prima e seconda ondata

Un modo diretto per verificare cosa sta accadendo è confrontare i numeri di tutti i decessi, per qualsiasi causa, tra il 2020 e un analogo periodo del 2019. In Italia come nel resto d'Europa. Dal 2009 c'è un consorzio dal nome Euromomo. Nato per fronteggiare le influenze, tiene d'occhio eventuali picchi di letalità (momo sta per «monitoraggio mortalità») e la situazione attuale, aggiornata alla settimana numero 45 (cioè 2-8 novembre) vede l'Italia nella peggiore condizione d'Europa con un aumento di decessi del 15% rispetto allo standard.

Covid-19, prima ondata

L'aumento di morti registrato da Euromomo è un eccellente indicatore dell'andamento non soltanto dei picchi di pandemia ma anche della tenuta del sistema sanitario. Secondo l'Istat e l'Istituto superiore di sanità, infatti, il fortissimo incremento di vittime in Italia nel periodo marzo-aprile era dovuto sia agli effetti letali del Covid sia alla saturazione del sistema sanitario, soprattutto in Lombardia, con una insufficiente capacità di risposta di fronte al sorgere di altre patologie nella popolazione. I dati Euromomo sono definitivi per la prima ondata mentre hanno ancora un carattere provvisorio per l'ondata in corso. L'Italia, al contrario di quanto si possa credere, non è stata affatto la più colpita durante la prima ondata. L'Italia quindi nel corso della prima ondata non ha fatto registrare una mortalità particolarmente elevata e questo si spiega anche con il fatto che la diffusione del coronavirus era molto concentrata in alcune regioni. Merito ovviamente delle chiusure preventive.

Covid-19, seconda ondata

Ma è possibile che nonostante il rafforzamento del sistema sanitario e l'esperienza fatta la mortalità da Covid-19 in Italia sia sempre la stessa? I numeri lo suggeriscono però bisogna tener conto della maggiore estensione territoriale, con il Mezzogiorno stavolta pienamente coinvolto. A marzo, inoltre, dal momento della diagnosi al decesso trascorrevano pochi giorni per cui il record di contagiati del 21 marzo portò un picco di vittime il 27, appena sei giorni dopo. Stavolta i tempi sono più diluiti e il massimo di diagnosi del 13 novembre ha portato (finora) un picco a distanza di undici giorni. E aver raddoppiato il tempo è segno di migliore tenuta del sistema sanitario. In attesa del vaccino.

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