Criscitiello: "Benitez a Napoli è venuto in vacanza, non aveva fame. Bigon? Senza quel nome..."
Nel suo consueto editoriale per Tuttomercatoweb, il giornalista Michele Criscitiello ha parlato del calciomercato del Napoli: "Che bello è... quando il tempo diventa galantuomo. Per anni ti becchi gli insulti dei tifosi da tastiera, poi invece le trattative di mercato vanno in un certo modo e anche le storie finiscono come un film del quale già conosci il finale. In sala ti insultano perché a voce alta hai detto "guarda che alla fine quello muore". Dalla fila dietro "ma stai zitto che non capisci nulla, continua a mangiare i pop corn". Sono due anni che scriviamo che il problema di Benitez, uno dei tanti, era la scarsa preparazione atletica. Il Napoli lavorava poco e male. I tifosi del Napoli hanno questo grande pregio/difetto: quando c'è un proprio tesserato attaccato da un giornalista lo difendono alla morte. Su Benitez mi scrissero che ero anti-napoletano e dovevo tacere. Vi dico una cosa: a me quest'anno il Napoli piace, come progetto, e tiferò per gli azzurri. In passato tra Benitez e Bigon mi veniva da piangere e non ho tifato per quel Napoli. De Laurentiis adesso scopre gli altarini. "Finalmente vedo a Castelvolturno doppie sedute di allenamento e tanto sudore. Mancava dai tempi di Mazzarri". Lo ha detto il Presidente. Evviva! Benitez a Napoli era venuto in vacanza, non aveva fame (sportiva) per il resto aveva eccome fame e si era appoggiato a Bigon che senza il cognome che porta nel calcio non lo avrebbero fatto entrare neanche dalla porta d'emergenza. Benitez faceva lavorare pochissimo e i risultati si sono visti. W Giuntoli e W Sarri. Arrivare a Napoli senza raccomandazioni deve essere motivo d'orgoglio".