Cronache di Napoli - Gargano e David Lopez si giocano una maglia da titolare contro la Fiorentina
Walter Gargano, giù la maschera. Rafa Benitez riparte dallo spirito battagliero dell’interno di centrocampo. Della personalità dell’uruguagio, e dal suo dinamismo in mezzo al campo, ne giova, nel complesso, la squadra. Per la seconda classica consecutiva del campionato, in rampa di lancio c’è Gargano, il nuovo inamovibile nelle gerarchie di Rafa Benitez. Il Napoli va a caccia di continuità, dopo aver dominato la Roma. Firenze è così tappa crocevia della stagione: un nuovo exploit convincente per Hamsik e soci, potrebbe aprire nuove prospettive, sebbene in estate il mercato non l’abbia fatta da padrone. Dall’altra parte i viola devono capire a cosa possono puntare: l’obiettivo terzo posto finale è concreto per il Napoli, mentre è a serio rischio per gli uomini di Vincenzo Montella, reduci dalla sconfitta in casa della ‘nuova grande’, formato serie A, la Sampdoria. Fiorentina-Napoli è match da consigliare non solo ai fiorettisti del gioco, ma anche a chi usa la sciabola come Gargano. Non dà del tu al pallone, ma rappresenta il classico mediano che tutti gli allenatori vorrebbero in organico per la grinta e le capacità di interdizione. Fiorentina-Napoli è gara ad alta tensione, solo in campo, e quindi l’utilizzo di Gargano è imprescindibile. Contro quella Fiorentina che nei mesi scorsi ha fatto più di un pensiero sul Mota. Gargano però ha coronato il suo sogno recente: voleva convincere Benitez e ci è riuscito. Napoli è la sua seconda casa, e se ne infischia dei detrattori che continuano ad albergare al San Paolo (al termine di Napoli-Young Boys, una minoranza dei fedelissimi ha lanciato un coro offensivo all’indirizzo di Walter). A lunga gittata progetta di chiudere la carriera all’ombra del Vesuvio, ora però ha in testa solo la partita di domani con la Fiorentina. Non ha bisogno di usare la maschera protettiva, Gargano. E’ acceso il testa a testa tra lui e David Lopez. Napoli e Fiorentina, agonisticamente parlando, hanno un conto aperto. Storicamente è stata sempre una trasferta insidiosa, la sortita in terra toscana, per i colori azzurri. Qualcosa è cambiato nella scorsa stagione, con l’1 a 2 all’Artemio Franchi, nella gara d’andata del campionato, con tanto di coda polemica per il rigore negato ai viola al fotofinish. Nel return match la Fiorentina ha espugnato il San Paolo grazie a un guizzo di Ilicic nella seconda frazione di gioco