Da Hamsik a Callejon passando per Iturbe: all'Olimpico è sfida fra i delusi
Una partita che sa tanto di ultima chiamata per il Napoli, ma non solo. Anche la Roma ha il secondo posto da proteggere da una Lazio bella, compatta e tonica, potendo concentrare tutte le proprie energie sul campionato. Uno scontro fra due squadre che hanno subito un’enorme involuzione nel 2015: 17 punti per la Roma, 20 per il Napoli, collezionati in 12 partite di campionato, con i giallorossi che però hanno anche subito la doppia eliminazione dalla Coppa Italia e dall’Europa League per mano della Fiorentina. Un regresso che non sempre trova una spiegazione logica, ma che può essere ricondotto anche al calo subito da diversi giocatori, che domani si troveranno contrapposti. Un’occasione importante, dunque, anche per i singoli, per provare a dare magari una svolta al proprio campionato e ritrovare forma e serenità necessaria. Su tutti, Callejon e Iturbe, per i quali segnare domani significherebbe moltissimo. Tante le aspettative sui due, che non hanno trovato riscontro. Lo spagnolo, infatti, dopo un avvio eccezionale dove ha segnato anche nella gara d’andata (per un totale di 9 reti), ha avuto un’inspiegabile battuta d’arresto per cui non segna dal 6 gennaio, nella vittoria del Napoli sul Cesena. L’argentino, invece, è arrivato in pompa magna a Roma per averlo strappato alla concorrenza della Juventus che sembrava anche essere in vantaggio per assicurarselo per buona parte della trattativa. I 22 milioni spesi (più bonus) per lui, però, al momento non sono valsi l’acquisto. L’annata di Iturbe, infatti, condizionata anche dagli infortuni, è stata decisamente al di sotto delle previsioni, con sole 3 reti all’attivo in 25 presenze stagionali. Domani avrà un’opportunità per ritornare un protagonista del nostro campionato, dal momento che Gervinho e Totti saranno indisponibili per la partita di sabato. Ma non sono gli unici esempi. Per Hamsik e Pjanic, infatti, vanno fatti discorsi che non si discostano troppo da quelli fatti sopra. Lo slovacco è poco costante: alterna ottime prestazioni ad altre dove non entra mai in partita, al punto tale da essere diventato il calciatore più sostituito del Napoli. Lo score stagionale è modesto per i suoi standard, con 8 reti stagionali di cui la metà segnate in campionato, per un totale di 40 presenze. Il bosniaco non se la passa granché meglio. E’ calato anche lui, anche se non prettamente per la concretezza. Garcia, complici anche gli infortuni subiti dal centrocampista, più volte si è affidato a Keità, che ha dimostrato di essere ben più di una valida alternativa a Pjanic, ma anche il maliano si è dovuto fermare per un problema fisico. Domani è l’occasione da non perdere, proprio per tutti.