De Guzman, l'uomo dalle sette 'nazionalità': dallo 'strano' rapporto col fratello al...divieto di scendere in campo!

16.08.2014
10:00
Redazione CalcioNapoli24

di Claudio Russo – twitter: @claudioruss

Jonathan De Guzman, non solo un jolly tattico capace di giocare in tre posizioni: centrocampista centrale, trequartista, esterno destro offensivo; e perciò in grado di sostituire eventualmente Inler, Hamsik e Callejon.

La sua storia è abbastanza 'divertente', se vogliamo definirla così. Partiamo dal presupposto che, come Jerome e Kevin-Prince Boateng, non gioca in nazionale con suo fratello. Dalla Germania al Ghana questi ultimi, dal Canada all'Olanda i De Guzman. Julian, ben 6 anni più anziano di Jonathan e passato attraverso Hannover, Deportivo la Coruna e la MLS americana, ha deciso di giocare per il Canada, nazione in cui sono nati entrambi. Jonathan no.

Jonathan ha optato per l'Olanda, la nazione in cui è cresciuto calcisticamente: tanti anni al Feyenoord, dove arriva a 12 anni grazie...al fratello, che si trasferisce all'Olympique Marsiglia. Incanta tutti, ma gli viene negato il permesso di giocare fin quando di anni non ne compirà 18. Un riflettore qui, un ammiccamento lì: De Guzman non esplode come dovrebbe, anche a causa del mancato trasferimento al Manchester City nel 2008. Diventa un pacco postale: se lo contendono Espanyol, Villarreal e Newcastle, finisce prima al Maiorca e poi al Villarreal prima del prestito allo Swansea.
 
Da attaccante a centrocampista offensivo
, e via via sempre più indietro in campo: la duttilità tattica di Jonathan De Guzman potrebbe essere utilissima al Napoli e a Rafa Benitez. In fondo, non ci si può non fidare del calciatore che, fino all'anno scorso, aveva legami con sette paesi nel mondo: la madre è jamaicana, il padre è filippino, è nato in Canada, gioca per la nazionale dell'Olanda, ha giocato nel campionato inglese, per una squadra gallese, in prestito da una società spagnola. Il futuro sarà napoletano?

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