Di Marzio: "Pacco per Perotti, non è una bufala! Tutta la verità su questo mistero"
Si legge così sul sito di Gianluca Di Marzio a proposito del mistero del pacco arrivato oggi a Castel Volturno per Diego Perotti, confermando di fatto la versione che vi abbiamo rivelato pochi minuti fa (clicca qui per leggere)
Bufale, pacchi: termini noti durante il calciomercato. Le bufale sono quelle notizie sbagliate, false, o al peggio inventate. I "pacchi" come da terminologia tipicamente partenopea (ma non solo) sono quegli acquisti che non mantengono le aspettative. Ma da oggi alla parola "pacco" possiamo associare anche un'altra cosa: un mistero, una vera e propria trappola nella quale sono cascati in tanti. Errore o scherzo? Difficile da rispondere.
Questa storia è cominciata stamattina: sul web si diffondono velocemente delle foto di un pacco con destinatario "Diego Perotti presso Società Sportiva Calcio Napoli", e di seguito l'indirizzo della sede di Castelvolturno. Un pacco che, presumibilmente, conteneva materiale tecnico, scarpette etc. Subito si sono scatenate le voci: per qualcuno la prova schiacciante che l'arrivo di Perotti era cosa fatta. Ci sono cascati in tanti, tifosi e anche qualche giornalista. Annunci dati in maniera frettolosa, grazie alla "prova inconfutabile" del pacco per Perotti in versione napoletana.
Eppure, come vi abbiamo raccontato, da parte nostra non abbiamo mai avuto segnali di un affare chiuso, anzi. L'incontro è stato interlocutorio. E allora quel pacco? Un fotomontaggio? Una bufala? Non proprio: lo scatolo esiste davvero. È partito da Bologna lunedì assieme ad altri pacchi destinati ai giocatori del Napoli, tra questi quello di Reina. Però, a differenza degli altri scatoloni, quello per Perotti è stato respinto. Nella sede del Napoli non è stato accettato:"respinto al mittente". Motivazione? La più semplice: "Perotti non è un giocatore azzurro", hanno fatto sapere dalla società. E ora il pacco di Perotti viaggia mestamente verso il mittente.
E resta il mistero. Chi lo ha spedito? E perchè? Un errore, uno scherzo, una bufala montata ad arte, o forse una consegna vera dettata da un ottimismo imperante. Ma poi chi ha dato mandato di fare questa spedizione? Difficile quest'ultima ipotesi, perché gli agenti di Perotti, informati della buffa vicenda, si sono detti sorpresi. Il mistero resta: di certezza ce n'è una. Il pacco di Perotti, per ora, torna a casa. Nessuno ha avuto il coraggio di aprirlo. Ma chissà, tra qualche giorno potrebbe essere rispedito e accettato. E se sarà così il numero 10 oggi al Genoa quantomeno dovrà dirci cosa contiene...