Diego, Sivori, ma anche Corrent e Beto: la 10 è una maglia che scotta

08.10.2015
04:30
Redazione

La Gazzetta dello Sport scrive sulla maglia numero 10 del Napoli: "In principio fu Emanuele Del Vecchio, forse il numero dieci più importante della storia del Napoli prima di Sivori. Era il classico fantasista brasiliano tutto dribbling, poi però venne il Cabezon che quanto a estro non era secondo a nessuno. Sivori finì a Napoli la sua carriera dopo una espulsione contro la Juve e per un po’ di tempo la numero 10 azzurra non ha avuto nobili padroni. Gianni Improta, detto il Baronetto di Posillipo, è stato il napoletano che l’ha indossata con più eleganza. Insigne potrebbe seguirne le orme. Il problema è che tra lui ed Improta c’è stato un certo Diego Armando Maradona, a Napoli per tutti D10S. Dal 5 luglio del 1984 quel numero è diventato suo e nell’immaginario collettivo, forse, lo resterà per sempre. In realtà, però, sono stati in tanti dopo il Pibe a indossare la dieci azzurra e non sempre si è trattato di fini dicitori. Passi per Gianfranco Zola e Benny Carbone, ai quali il San Paolo dedicò un coro in merito alla «successione al trono», ma da quando dietro le spalle sono comparsi i nomi dei calciatori, l’onore e l’onere della maglietta di Maradona è toccato nell’ordine a Pizzi, Beto, Protti (suo l’ultimo gol in A con la dieci del Napoli) e Bellucci. Nel 2000 la dieci è stata ritirata affinché non venisse in qualche modo «oltraggiata», ma a differenza di quanto accade nella NBA non è stata issata sul tetto dello stadio, anche perché la copertura del San Paolo è fatiscente. Quando il Napoli è fallito ed è ripartito dalla C, la dieci (senza nome dietro le spalle) è tornata disponibile. Contro il Cittadella il primo a indossarla fu Nicola Corrent, che un giorno potrà raccontarlo ai nipotini. L’ultimo, contro lo Spezia nella finale di ritorno della Supercoppa di C 2006, è stato Mariano Bogliacino. L’ultimo a fare centro al San Paolo con quel numero, però, è stato un argentino: Roberto Sosa. Gol promozione con il Frosinone e festa finale arrampicato sulla traversa con una maglia che raffigurava Maradona”

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