"E' difficile spiegare una sconfitta quando tiri 33 volte, il nostro problema è stato concretizzare": Benitez ha ragione, ma le statistiche affermano che il Napoli...

21.09.2014
09:40
Redazione

“E’ difficile spiegare una sconfitta quando tiri 33 volte, il nostro problema è stato concretizzare”. Rafa Benitez ha spiegato così la sconfitta interna con il Chievo, un ko che mina pesantemente le speranze di scudetto del Napoli soprattutto perché dimostra la mancata risoluzione di alcuni dei problemi che nella stagione passata sono costati cari. Il principale dei quali è indubbiamente quello dei troppi punti persi con le medio-piccole.

Proviamo però a capire se Benitez ha realmente ragione nella spiegazione di quanto accaduto. Su un piano superficiale, è davvero difficile dare torto al tecnico partenopeo. Il Napoli ha tirato 33 volte contro le 8 del Chievo e ha subito un solo tiro in porta, proprio quello sferrato da Maxi Lopez nell’occasione decisiva. Il possesso palla è stato del 72,9% a favore degli azzurri, con una percentuale di passaggi completati addirittura dell’86% (ben 554 passaggi su 664) contro il 64% della squadra di Eugenio Corini (solo 157 su 244). Senza dimenticarsi del record di conclusioni negli ultimi dieci anni di Serie A, come ci ricorda Opta Italia.

Il nostro lavoro, però, ci obbliga ad andare maggiormente in profondità, per cercare di analizzare qualcosa che vada oltre le statistiche superficiali o le pure curiosità numeriche. Utilizzare alcuni indici può essere utile per capire quali siano i reali problemi del Napoli. La classifica del PDO propone i partenopei ampiamente sotto la soglia del 1000, sintomo del fatto che la squadra di Benitez non sia stata troppo fortunata. In tal senso, il tecnico spagnolo sembra avere ragione quando sottolinea come le difficoltà siano soprattutto offensive.

La percentuale realizzativa e quella di salvataggi (che compongono il PDO) presentano due valori ben differenti. Dal punto di vista dei salvataggi, il Napoli presenta un buon 66,7%. Da quello realizzativo, invece, soltanto un misero 14,3%. La peggiore percentuale tra le squadre che in questo campionato hanno segnato un gol. La rete concessa al Chievo potrebbe così essere vista come un fatto episodico nell’ambito di un problema strutturale, quello di segnare con più costanza. In termini statistici, del resto, per produrre due reti sono stati necessari 14 tiri in porta e addirittura 48 conclusioni totali. Troppe, per questo ha ragione Benitez.

La nostra analisi non finisce però qui. E chiama in causa due indici che possono spiegare ancor meglio il problema: SOT e SOTCON. Qui si capisce come in realtà non vi sia da stare troppo allegri anche analizzando la situazione difensiva. Il Napoli, infatti, ha una SOTCON del 31,58%. Dopo due giornate di Serie A, soltanto 5 squadre ne hanno una peggiore. Cosa significa? Che i partenopei, percentualmente, concedono troppi tiri in porta in relazione ai tiri concessi. La prova che vi sia una tenuta non eccelsa di centrocampo e difesa, fatto che libera a conclusioni facili l’avversario. Che magari tira poche volte, ma quelle poche volte ha molte più possibilità di fare male rispetto a quanto accada contro altre formazioni.

Il quadro si fa grave perché a una SOTCON troppo alta si aggiunge una SOT troppo bassa, soltanto la nona in Serie A dopo due giornate (29,17%). Per sostenere una difesa così traballante, ne servirebbe una da prime posizioni in classifica, come era accaduto l’anno scorso, quando il Napoli chiuse al primo posto in questa speciale graduatoria con il 39,3%. Gli azzurri, adesso, tirano tanto (i famosi 33 tiri citati da Benitez e Opta). Ma poche volte in porta. E soltanto aggiustando la mira potranno tornare competitivi realmente. Benitez, in sostanza, ha ragione. Ma per rispondere ai problemi del suo Napoli dovrà trovare una risposta di squadra e non solamente legata alle soluzioni offensive.

Fonte : lastatistica.com
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