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CorrSera - Euro 2020, corsa contro il tempo per i vaccini: l'Italia di Mancini avrà la prima dose

02.05.2021
07:40
Redazione

Italia vaccinata per Euro2020

Calcio - Come riportato dal Corriere della Sera, non solo gli atleti olimpici e paralimpici. Anche la Nazionale che dall’11 giugno giocherà il primo Europeo itinerante sarà vaccinata. Il via libera, attraverso un’ordinanza, lo ha dato il ministro della Salute Roberto Speranza. Ma se per gli atleti che andranno ai Giochi, in programma dal 23 luglio, c’è la possibilità di organizzarsi, il tempo è il vero nemico degli azzurri di Roberto Mancini. L’Italia andrà in ritiro alla fine del campionato, cinque giorni in Sardegna dal 24 maggio, una specie di collegiale con una partita di allenamento il 28 a Cagliari contro San Marino. Il raduno vero e proprio inizierà a Coverciano l’1 giugno.

I tempi sono strettissimi. Il generale Figliuolo ha concordato con la Figc tempi e modi della vaccinazione, che riguarderà soltanto i calciatori e non la delegazione azzurra. Il primo problema è stato trovare il vaccino giusto perché con AstraZeneca i tempi del richiamo sono lunghi. La scelta potrebbe cadere su Pfizer-BioNtech il cui richiamo è fissato in tre settimane.

Lunedì è il gran giorno. Gli azzurri riceveranno la prima dose, in due (forse tre) centri vaccinali, uno sicuramente a Roma, l’altro a Milano. La lista sarà allargata, almeno una quarantina i nomi suggeriti da Mancini. Un elenco che inevitabilmente dovrà tenere conto di alcuni fattori: i possibili infortuni nelle ultime quattro giornate di campionato più la finale di Coppa Italia tra Atalanta e Juventus e i dubbi ancora da risolvere (pochi per la verità) del c.t.. All’Europeo dovrebbero andare in 26, Mancini alla vigilia dell’ultima giornata di campionato ne dovrebbe convocare una trentina, considerando le riserve. Ma già adesso il c.t. è chiamato a una prima scelta quasi definitiva.

Il governo ha messo in conto che vaccinare gli atleti, calciatori e olimpionici, solleverà malumori e polemiche nel Paese. Ma ha deciso di prendersi questa responsabilità. Così come il premier Draghi ha scelto di riaprire l’Olimpico al 25 per cento della capienza per fronteggiare la richiesta dell’Uefa e dare modo a Roma di tenersi la partita inaugurale, l’11 giugno tra Italia e Turchia.

Senza contare che l’ultimo raduno azzurro, alla fine di marzo, in coincidenza con le prime tre partite di qualificazione al Mondiale in Qatar, si è trasformato in un focolaio con 25 contagiati, tra cui tutto lo staff di Mancini e Daniele De Rossi che è stato costretto al ricovero prudenziale per qualche giorno allo Spallanzani. Una vicenda che ha lasciato il segno

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