Fase 2, in rete una parte del codice di 'Immuni': la app pronta tra 10-15 giorni

25.05.2020
23:30
Redazione

News coronavirus, in rete una parte del codice dell'app Immuni che sarà pronta tra 10-15 giorni

Ultime Coronavirus - È quasi-Immuni. La discussa app per il tracciamento del contagio sta per arrivare sugli smartphone dei cittadini italiani. Tra pochi giorni infatti inizierà l’ultima fase dello sviluppo: quella di sperimentazione. Ad oggi però non è ancora possibile scaricarla né su dispositivi Android né su iPhone. Tuttavia da poche ore è disponibile non solo il logo ufficiale (un omino bianco in un cerchio viola) quanto soprattutto una parte (piccola) del suo codice sorgente.

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Come riporta Il Mattino, versione online:

"Riassumendo tutto ciò che è visibile dal codice, sappiamo che Immuni utilizzerà una Api (interfaccia di programmazione) decentralizzata. Sarà cioè basata sul modello realizzato da Apple e Google e pubblicato lo scorso 20 maggio. Più che “contact tracing” infatti, la definizione corretta per l’app sarebbe quella indicata proprio dai colossi statunitensi: “Exposure notifications” (letteralmente “Notifiche di esposizione”). Non a caso l’app, come ormai noto a tutti, non utilizzerà i servizi di geolocalizzazione GPS ma solo la tecnologia Bluetooth. Potrà quindi individuare esclusivamente una sorta di stretta di mano virtuale tra due smartphone che la utilizzano. Due dispositivi con Immuni installata si riconoscono ad una certa distanza e, senza tracciare la posizione, tengono a mente questo incontro. L’accoppiamento tra i telefoni avviene con identificativi anonimizzati che non consentono né ad Apple o Google né alle autorità di sapere a chi appartengono. Questi dati infatti restano salvati esclusivamente sul telefono degli utenti. Sui server centrali (gestiti dalla società pubblica Sogei) saranno conservati solo i codici identificativi anonimi degli eventuali utilizzatori risultati positivi al tampone. Queste informazioni però, oltre ad essere criptate e rese anonime, andranno cancellate entro la fine dell’anno. A livello tecnico quindi, almeno sulla carta, l’app sembra a buon punto con la sperimentazione che dovrebbe iniziare nel giro di pochi giorni. Anzi, l’Italia sembrerebbe essere davanti a tutti i 22 paesi del mondo che hanno scelto di aderire al protocollo di Apple e Google. A mancare però è anche la loro validazione ufficiale. Prima di essere pubblicata sui rispettivi store infatti, i due colossi si occuperanno di valutare l’app. Non solo, una valutazione dovrà essere compiuta anche dal Garante per la Privacy. In pratica l’obiettivo di rendere Immuni disponibile entro il 10 giugno non è mai stato così realistico".

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