Gabbiadini e altri due azzurri si dileguano al fischio finale: niente festeggiamenti, scontenti e partenti?

15.05.2016
10:00
Redazione

"Ringrazio Sarri per l'ardore, il sentimento e l'abnegazione con la quale ha guidato il Napoli". Aurelio De Laurentiis rende merito al tecnico in conferenza congiunta al termine della splendida serata del San Paolo. Il Presidente azzurro elogia anche Giuntoli e parla del futuro azzurro che è già partito... "Il ritorno in Champions è bello e meritato. Sarri ci ha accompagnato in questa cavalcata con grande determinazione ed insieme a lui renderemo ancora più competitiva questa squadra in maniera serena ed effettiva per essere competitivi in Europa. Quest'anno saranno cazzi suoi, li dovrà far giocare tutti e diciannove". Queste le parole del patron Aurelio De Laurentiis nel post, parole al miele per il suo allenatore ma anche una critica velata alla gestione del turnover.

In una serata magica e perfetta però non è mancata una piccola nota stonata relativa ai festeggiamenti. Apoteosi al San Paolo. Perché il Napoli in Champions, Higuain nella leggenda. Tuttavia, ai più attenti non sarà sfuggito un dettaglio non da poco: dov'erano ieri sera Gabbiadini, Maggio e Strinic? Dalle immagini delle pay tv (guarda il video in allegato) e da quelle presenti sul web di loro tre non vi è traccia. Al fischio finale anche le seconde linee più defilate come Chalobah, Valdifiori, Regini e Grassi si sono uniti al gruppo e in parte anche Rafael e Gabriel hanno fatto sentire la loro partecipazione alla squadra soprattutto dopo i gol come testimoniano gli scatti del fotografo ufficiale del club. Di loro tre nessuna traccia. A questo punto si aprono scenari di mercato che sembrano quasi scontati. Lo scarso minutaggio di questa stagione probabilmente tenderà a dirottarli verso nuove destinazioni. Sfortunato l'attaccante bergamasco, che davanti si è ritrovato il centravanti più prolifico della storia del calcio italiano, ma che merita sicuramente maggiore considerazione e spazio. Idem Christian Maggio che ha sempre dato l'anima per la causa azzurra. Gabbiadini nemmeno ieri ha avuto la possibilità di giocare qualche minuto, addirittura Sarri ha fatto esordire Regini. Da lì lo sconforto per l'ennesima occasione persa, forse l'epilogo di una storia d'amore che non è mai sbocciata definitivamente.

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