Gabbiadini è l'infallibile ex: fa piangere la Sampdoria e segna il gol numero 12

27.04.2015
19:20
Redazione

La sfida al passato è sempre suggestiva ed emozionante. Se avesse steccato, forse avremmo avuto già bella e pronta una giustificazione. Ma, per come ci ha abituato, Manolo Gabbiadini si è confermato un giocatore pronto per una squadra importante con ambizioni di un certo livello. Tanta umiltà e voglia di migliorarsi, il resto lo fa il suo talento. Quello che gli ha permesso di mettere su cifre da capogiro, senza risentire minimamente del trasferimento a metà stagione. Con quello realizzato ieri sera, Gabbiadini è arrivato a quota 18 gol stagionali, equamente ripartiti fra la Sampdoria e il Napoli, per un totale di 40 presenze (23 in maglia azzurra). Non ama la luce dei riflettori, ma Napoli ha già imparato ad amarlo. Si fa voler bene, con quel suo fare mite e silenzioso, che però non è sinonimo di debolezza. Non si è fatto intimorire dalla concorrenza, infatti, quando il suo nome è andato ad aggiungersi ad altri ben più affermati del suo, nel reparto offensivo. E, adesso, dargli della "riserva di lusso" non rende l'idea, sembra quasi uno smacco. Non ha risparmiato, dunque, nemmeno la sua ex squadra, Gabbiadini. Dopo un inizio a ritmi contenuti, l'attaccante bergamasco si è acceso e ha dato il via alla rimonta del Napoli. Al minuto 31, infatti, raccoglie il suggerimento di Higuain, entra in area e calcia con il destro. Il tiro, rasoterra, non è irresistibile e assume uno strano effetto per la deviazione di un difensore della Sampdoria, ma Viviano se lo fa sfilare sotto le gambe, nel tripudio del San Paolo. Lo stesso che ha accompagnato la sua uscita dal campo, quando al 65' Benitez ha deciso di operare la solita staffetta fra lui e Hamsik. Tutti in piedi e solo applausi, per lui e per un Napoli che, nonostante i passi falsi, si sta ritrovando e accende di nuovo i sogni del popolo napoletano. Un secondo posto che dista tre punti, un trofeo europeo che dista tre partite: i quattro gol rifilati alla Samp sono un altro segno inequivocabile di ripresa. Una compattezza che, allora, fa pensare in grande. E come non farlo? Adesso che Benitez sta avendo segnali importanti da tutti gli effettivi, bisogna crederci. Proprio Gabbiadini si erge a simbolo di un'affidabilità della rosa che permette al tecnico di poter gestire bene i propri calciatori. I gol segnati al Palermo, al Wolfsburg e al Cagliari pochi minuti dopo essere subentrato dalla panchina, indicano chiaramente che il giocatore ha la maturità necessaria per farsi trovare pronto ogni qualvolta l'allenatore ne abbia bisogno. E quando si hanno calciatori (e uomini) di un certo tipo, sognare non è mai reato.

Fonte : Malfitano - Il Roma
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