Gazzetta bacchetta Sarri: "Martedì sera mostrata poca abitudine alla grande comunicazione. Offese non consentite a prescindere"

21.01.2016
21:00
Redazione

La Gazzetta dello Sport scrive su Sarri: "Sarri probabilmente non è ancora abituato a gestire le tensioni che il grande calcio riesce a trasmettere. Stare lassù, vedere il suo nome che riempie le pagine dei giornali, sentirsi chiamare «maestro», può avergli giocato un brutto scherzo, può averlo condizionato sul piano emotivo, lui che al massimo aveva vissuto l’emozione di una salvezza nell’unico anno in A, sulla panchina dell’Empoli. Insomma, la poca abitudine alla grande comunicazione s’è notata tutta, martedì sera. Quelle offese non sono consentite, a prescindere dai ruoli e dalle professioni. Definire «frocio» e «finocchio» il tecnico avversario, nel bel mezzo di una sfida importante, non è ammissibile né giustificabile. Come la reazione di Mancini: dall’Inter fanno sapere che l’allenatore ha risposto a Sarri dicendo «coglione» e non «vecchio cazzone». Quisquilie, per dirla alla Totò: alla fine della vicenda forse nemmeno il comportamento del tecnico interista è stato il massimo"

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