Gazzetta - Non solo De Santis, anche due napoletani verso il rinvio a giudizio nell'omicidio di Ciro. Spunta un particolare inedito dai telefonini
Per Daniele De Santis è scattata la richiesta di rinvio a giudizio da parte della procura di Roma in merito all’omicidio di Ciro Esposito avvenuto nel giorno della finale di Coppa Italia fra Napoli e Fiorentina. Ora la palla passera al gup che il 28 aprile esaminerà la richiesta. Sono 5, come si legge su Gazzetta, i capi d’accusa: omicidio volontario, tentato omicidio, rissa aggravata, lesioni volontarie, porto d’ami abusivo e lancio di materiale esplosivo. Ma «Gastone» non è l’unico a viaggiare verso il rinvio a giudizio: sono infatti accusati di rissa aggravata anche Gennaro Fioretti e Alfonso Esposito, i due tifosi napoletani (feriti anch’essi dagli spari) che insieme con Ciro Esposito si scagliarono contro De Santis. Stralciate invece le posizioni di altri 4 ultrà romanisti che avrebbero aiutato De Santis. Negli atti di fine indagine, c’è la ricostruzione. Il festino a base di sesso e coca di De Santis, poi l’assalto al bus dei napoletani e la... «risposta»: Ciro, insieme con Gennaro Fioretti, Alfonso Esposito e Adriano Cammisa, è il primo a raggiungere Gastone. I loro telefonini, secondo il rapporto Digos, sono in contatto con quelli di alcuni ultrà della curva B del San Paolo, tutti con precedenti penali.