Gazzetta racconta: "Un anno fa Insigne pianse a Verona per gli insulti ricevuti. A cosa serve cantare la Marsigliese se poi fanno cori irripetibili?"

23.11.2015
08:20
Redazione

La Gazzetta dello Sport scrive su gli insulti che Insigne ha ricevuto ieri a Verona: "Combinazione ha voluto che sia stato proprio Lorenzo Insigne a realizzare il primo dei due gol coi quali il Napoli s’è sbarazzato di una trasferta da sempre sentita per questioni di tifo, più che altro. E la sua prodezza ha avuto anche un rilievo statistico importante: al Bentegodi il giovane Lorenzo ha realizzato il gol numero 100 nell’anno solare. Sì, proprio lui, lo scugnizzo che lo scorso anno pianse in questo stadio per la sconfitta (2-0) e per gli insulti che l’intero impianto gli riservò per tutta la gara. Cori umilianti e offensivi, così come quelli che gli ha riservato gran parte dello stadio, ieri pomeriggio. A cosa è valso cantare la Marsigliese per rendere omaggio alle vittime di Parigi se qualche minuto dopo quelle note sono state cancellate da cori irripetibili, contro Napoli e Insigne?". Quello che è accaduto al Bentegodi è solo unodei tanti episodi che fanno male ad un calcio sempre più malato, dove chi insulta la fa sempre franca. Alla fine Lorenzo Insigne ha messo a segno un altro gol al Verona a due anni distanza e sempre quando tutto lo stadio ha iniziato ad insultare lui ed i napoletani. Questa è una bella storia di calcio. 

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