Griglia Scudetto La Stampa, Napoli quinto! Le milanesi superiori, il pronostico

18.08.2018
10:45
Redazione

Anche per La Stampa il Napoli di Ancelotti fallirà, di fatto non riuscendo nemmeno a qualificarsi alla prossima Champions League. Per il quotidiano,

Anche per La Stampa il Napoli di Ancelotti fallirà, di fatto non riuscendo nemmeno a qualificarsi alla prossima Champions League. Per il quotidiano, infatti, gli azzurri chiuderanno al quinto posto, dietro Juve, Inter, Roma e Milan. 

Ecco l'editoriale di Garanzini al rigurado

"Se il calcio fosse una scienza esatta, non ci sarebbe alcun margine di dubbio sullo scudetto della Juventus. Ha vinto gli ultimi sette consecutivi, ha aggiunto alla propria batteria di campioni un campionissimo come Ronaldo, ha forse un po’ perso per strada, così a prima vista, l’unica rivale capace la stagione scorsa di tenerla in affanno sino all’ultimo. Ma il calcio non è una scienza esatta. Tantomeno è rimasto un affare di cuore, quando il campionato era la domenica della brava ggente e si andava allo stadio per far festa, indossando per l’appunto il vestito della festa: se ancora lo fosse oggi, 18 agosto 2018 (con gli auguri a Gianni Rivera, a proposito di fenomeni, per i suoi 75 anni) che è pure un sabato e per giunta di lutto nazionale molto semplicemente non si sarebbe giocato. Perché se anche Ronaldo segnasse sei gol al Chievo la festa sua, della Juventus, e di una ritrovata dimensione planetaria del nostro calcio sarebbe comunque listata a lutto. Cammino al contrario Se lo fosse stato, una scienza esatta, la Juventus 1982-83 con sei campioni del mondo, Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli e Paolo Rossi e l’aggiunta di Platini e Boniek non avrebbe perso il campionato da una magnifica Roma e la Coppa da un mediocre Amburgo. E questa è storia, ormai abbastanza lontana, che qualcosa comunque ha sempre da insegnare. Mentre l’attualità, la cronaca qualche riflessione a loro volta la suggeriscono. La prima è che si sta parlando di campionato, e se la Juventus di questi anni aveva cercato di aggiungere la Coppa dei Campioni allo scudetto andandoci due volte molto vicina, quest’anno, mentalmente, camminerà al contrario. Non è una differenza da poco, ed è già stata certificata da società, tecnico e squadra. La seconda è che così come la Juve si è attrezzata per il salto di qualità in Europa, in termini di qualità e quantità di rosa, altrettanto hanno provato a fare due-tre squadre in Italia. L’Inter innanzitutto, che ha molto e ben comprato, la Roma che ha comprato persino troppo ma dopo aver sacrificato Alisson e Nainggolan, il Milan che a una squadra già rispettabile ha aggiunto due-tre robusti tasselli a cominciare da Higuain. Senza dimenticare il Napoli alle prese però, con il rispetto dovuto a Carletto Ancelotti, con la disillusione di una grande impresa soltanto sfiorata: e la probabile normalizzazione di un genere di calcio, marchiato Sarri, che divertiva e galvanizzava i suoi stessi interpreti prima ancora che il pubblico. Il livello di almeno tre squadre di vertice si è dunque innalzato: nelle presunte formazioni-base, ammesso che ancora esistano, e ancor più nei ricambi. Sia Inter e Roma, sia in minor misura Napoli e Milan, hanno molte più soluzioni tattiche, e alternative tecniche, del recente passato. Ma vogliamo provare a mettere in fila quelle di cui può disporre la Juve, in ogni reparto? Centrali come Benatia e Rugani, esterni come Spinazzola e De Sciglio, Khedira (o Emre Can) e Bentancur in mezzo, Mandzukic e Bernardeschi davanti. Avendo in campo un cecchino implacabile come Ronaldo e due come Dybala e Douglas Costa in grado di far saltare il banco in qualsiasi momento. Non sarà mai una scienza esatta, quella del pallone. Ma con una squadra così ci si va vicino". 


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