
I dieci soprannomi 'peggiori' di Raffaele Auriemma
Fino agli anni ’90 per seguire le partite esistevano solo due alternative: o lo stadio o la radio. Così, quando il Napoli non era di scena al San Paolo, o quando per un motivo o per un altro non si poteva andare allo stadio, la scelta a casa era una: Raffaele Auriemma.
Senza l’ausilio delle immagini e ascoltando solo le parole, ogni partita del Napoli si trasformava in un’epopea, in una guerra di trincea dove nel corpo a corpo ci si batteva per un metro di territorio, in un’arena romana dove antichi eroi sfidavano belve feroci. Anche quando si trattava di un noioso pareggio a reti inviolate con poche occasioni da gol, la telecronaca di Auriemma garantiva spettacolo.
Oggi che dalle radiocronache siamo passati alle telecronache la situazione non è cambiata di molto: il campo è sempre popolato da supereroi, personaggi dei cartoni animati o degli actionmovie, eroi mitologici o storici, animali feroci e strumenti tecnologici, e le cronahce di Auriemma vanno ben oltre il calcio. Sono le gesta di undici gli eroi dalla maglia azzurra che si battono per il popolo napoletano.
Così, da quasi vent’anni il Napoli schiera nelle sue fila Rambo, Terminator, Sansone, Archimede e Conan il Barbaro e per alcuni calciatori quel soprannome diventa un vanto. È il caso, per esempio, di Tagliatela che indossava maglie con lo stemma di Batman sul petto, in omaggio al sopranome ricevuto da Auriemma.
Non tutti i giocatori sono però stati così fortunati: se alcuni come Caio, “il Mortaio” che non ha mai quasi mai sparato un colpo, e Pasino, l’Harry Potter particolarmente avaro di magie, hanno dato poco calcisticamente e si sono ritrovati nomi altisonanti, altri, che magari non hanno neanche particolarmente sfigurato, si sono ritrovati soprannomi orrendi, tristi e che verosimilmente hanno preferito dimenticare. Non ce ne voglia il buon Raffaele: se Maradona ha sbagliato qualche rigore, non vediamo perché Auriemma non possa sbagliare dei soprannomi.
1) Dumbo – Renato Buso
2) Turiddu – Massimo Tarantino
3) Yoghi – Renato Olive
4) Bambi – Daniele Daino
5) Lady Oscar – Samuele Dalla Bona
6) Pochaontas – Fabio Rossitto
7) Kamasutra – Igor Protti
8) Via col Vento – Luigi Panarelli
9) Mani di Fata – Alessio Bandieri
10) Il Telepass – Vittorio Tosto