Il Roma - Ecco le richieste che De Laurentiis fece a Sarri a inizio stagione: sembrava impossibile...
Ormai è opinione comune. Il Napoli visto fino ad oggi è da scudetto. Mai in precedenza si era assistito ad uno spettacolo di gioco, di gol e di vittorie come nelle ultime nove giornate di campionato. L’unico vero rammarico sono le prime tre gare dove Maurizio Sarri ha pagato una fisiologica partenza che aveva messo in preventivo. Quei due punti su nove a disposizione, però, sono stati ripagati con un prosieguo da favola. poi. Ben sette vittorie (Lazio, Juventus, Milan, Fiorentina, Chievo, Palermo e Udinese) e due pareggi (Carpi e Genoa). Per non parlare della competizione europea dove gli azzurri sono stati perfetti: quattro successi su quattro con 16 gol fatti e uno solo subito. Risultato? Qualificazione ai sedicesimi con due turni di anticipo. Una escalation di emozioni uniche che hanno fatto cambiare idea a quei tifosi che inizialmente volevano protestare non andando allo stadio. Troppa l’amarezza per lo scorso finale di stagione dove il Napoli aveva fallito tutti gli obiettivi. Naturalmente poi ci si aspettava un mercato stellare che non è arrivato per una questione economica. De Laurentiis, però, aveva tenuto tutti i big e rinforzato i vari reparti con delle pedine importanti. A giugno non lo si poteva sapere che Maurizio Sarri diventava poi il pezzo forte. Quando fu comunicato l’ingaggio del toscano in tanti ebbero commenti negativi. Pensavano di dover lottare addirittura per una posizione di centroclassifica. Il tecnico nato a Bagnoli, però, ha smentito tutti con lavoro lavoro e lavoro e con un gruppo di calciatori che l’ha seguito dal primo momento. Ed oggi, tranne qualche critico invidioso, tutti non vogliono smettere di sognare in grande. Si bestemmierà o meno ma la possibilità di riportare a Napoli uno scudetto è alta. Poi accadrà o meno non lo si può sapere ma se si continuerà su questa strada si lotterà fino alla fine. Poi magari la più forte si prenderà il tricolore ma non senza aver fatto i conti con un Napoli determinato che non farà sconti a nessuno. Sì perché se giochi il miglior calcio d’Italia può succedere una volta che non vinci ma la seconda sì e così via. Sarri, giustamente, fa bene a predicare calma. Quando De Laurentiis gli fece il contratto di un anno gli chiese come obiettivo la qualificazione alla Champions. Inizialmente già impossibile vista la partenza. Poi le cose sono andate diversamente e quindi l’asticella si è alzata. Ma non per il diretto interessato che sa come vanno certe cose nel calcio. Avrà allenato anche solo in provincia ma ogni mondo è paese e quindi vale la pena tenere basso il profilo per poi accelerare al momento opportuno. Adesso l’importante è pensare al quotidiano, anche perché la stagione è molto lunga e i campionati si decidono in primavera. In questo autunno molto caldo e in attesa dell’inverno vale la pena non fermarsi. Domenica si va di nuovo al Bentegodi per affrontare l’Hellas Verona. I veneti sono alla canna del gas non avendo vinto ancora una partita. Mandorlini è stato salvato per l’ennesima volta ma il suo destino è segnato. Ci sarà da battagliare in lungo e in largo per portare a casa la vittoria. Purtroppo, però, la sosta per le Nazionali non aiuterà Sarri. Mertens si è fermato di nuovo, Higuaìn ha preso un pestone e non si sa come tornerà alla base. Mancherà Koulibaly per squalifica e molti altri stranieri saranno stanchi. Guai, però, a trovare eventuali alibi. Il Napoli non può fermarsi davanti a queste cose. Una grande squadra ha la forza di ripartire a prescindere da tutto. Se sei una big è naturale che vanno via tanti giocatori. Ma proprio perché sei una big devi sapere come recuperare le energie velocemente per riprendere la corsa verso la vetta della classifica. Che ad oggi è inutile perché non ti fa vincere niente ma è sempre bello guardare tutti dall’alto.