Il Mattino - Da Pechino a Doha, in casa Napoli c'è aria di rivincita. Benitez vuole portare in bacheca un altro trofeo

Da Pechino 2012 a Doha 2014, c’è profumo di rivincita per il Napoli. Perché gli azzurri detentori della Coppa Italia proveranno a portar via la Supercoppa italiana alla Juventus che vinse il trofeo due anni fa in Cina contro l’allora squadra di Mazzarri e lo riconquistò lo scorso anno a Roma contro la Lazio. Una rivincita attesa innanzitutto dal presidente De Laurentiis, poi da capitan Hamsik e dai suoi compagni di squadra di quella sfida, oltre che, naturalmente, dai tifosi azzurri. L’11 agosto 2012 a Pechino il Napoli, battuto 4-2 dopo i supplementari, si sentì defraudato, colpito al cuore dall’arbitraggio di Mazzoleni e dei suoi collaboratori (tra cui Rizzoli, che avrebbe poi diretto la finale del Mondiale brasiliano tra Germania e Argentina). A tal punto che il presidente De Laurentiis decise di non far presentare la squadra alla cerimonia di premiazione. Una partita stregata, con il Napoli in vantaggio per due volte con Cavani e Pandeve la Juve che rimonta prima con Asamoah e poi grazie a un rigore di Vidal. Quindi sale sul proscenio Mazzoleni che espelle Pandev per ingiurie a un guardalinee, Zuniga per doppia ammonizione e Mazzarri per proteste. Nei supplementari la Juve sfonda: autogol di Maggio e rete di Vucinic. Due anni dopo, in una data insolita per un trofeo che si assegna a inizio stagione,sulla panchina della Juve c’è Allegri ma la fame di vittoria è ancora forte come aveva insegnato Conte. Il Napoli è ormai da due stagioni nelle mani di Benitez, allenatore pluridecorato che non ha alcuna intenzione di perdere una bella abitudine: vincere sempre e comunque un trofeo. In campionato la Juve è lanciata verso il quarto scudetto consecutivo ma deve fare i conti con la Roma. Il Napoli è rimasto indietro nella corsa per il titolo ma può lottare per il terzo posto. E ha nella Supercoppa il primo obiettivo di questa stagione. Benitez e i suoi giocatori hanno sempre preparato al meglio le partite più importanti. Ecco perché a Doha c’è profumo di rivincita.