Il Mourinho vomerese della pallanuoto torna al Posillipo: dopo 16 trofei De Crescenzo si dedica ai giovani

17.11.2016
18:15
Redazione

Paolo De Crescenzo, un nome una garanzia. Se nel calcio c’è Josè Mourinho che può vantare una bacheca ricca di coppe e trofei, nella pallanuoto l’allenatore vomerese non ha eguali. Dal suo esordio a 33 anni sulla panchina del Posillipo, fino all’ultimo esperienza con l’Acquachiara, ha praticamente vinto di tutto e di più. Il suo palmares è ricchissimo: 9 scudetti, 2 Coppe delle Coppe, 2 Coppa Italia, 2 Coppe dei Campioni e una Supercoppa Europea. Nel biennio 2003-05 ha anche guidato la Nazionale (nei campionati mondiali e ai giochi olimpici di Atene) prima di tornare di nuovo alla casa madre Posillipo. 

NUOVA VITA. Nella sua carriera, però, mancava una esperienza con i giovani. Con quei ragazzini che vorrebbero seguire le orme dei tanti campioni napoletani che hanno fatto la storia della pallanuoto. Ed è per questo che Paolo De Crescenzo ha deciso di accettare l’invito di alcuni suoi pupilli per andare a fare il supervisor dell’Aquavion di Brusciano del gruppo Piccolo. Fabio Violetti, Fabio Bencivenga e Fabio Coda, per rendere ancora più efficace il valore dello sport nella splendida struttura bruscianese, hanno pensato opportuno di affidarsi ad un De Crescenzo 2.0 per far crescere ancora di più i due tecnici Peppe Testa e Marco Maione. «Ho allenato ad altissimi livelli - ha raccontato De Crescenzo - ma l’esperienza con i giovani mi mancava. Sono convinto che sarà un dare e avere perché apprenderò molto anche io. Porto la mia lunga esperienza per far capire tutti i valori dello sport. Questa mission la condivido con persone che mi hanno dato tutto. E mi riferisco a Violetti e Bencivenga. Qui all’Aqavion ci sono tutte le premesse per fare bene. Collaborerò con i tecnici senza andare oltre certi limiti. Ci sarà un lavoro di formazione e integrazione sulla base di 55 anni di pallanuoto». 

«È un onore avere Paolo De Crescenzo con noi - ha ammesso Fabio Violetti - visto da dove eravamo partiti con l’Aqavion. La nostra è stata una storia tormentata. Sembrava tutto insormontabile per riqualificare una piscina dissestata. La nostra volontà è di far crescere i giovani con i sani principi dello sport. E Paolo, che è una icona della pallanuoto, ci darà una mano per far innamorare tante persone per questo sport poco considerato». 

Fonte : Il Roma
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