Il Roma - Gabbiadini non tradisce mai quando gioca titolare. Ora occhio al dente avvelenato di Mancini

05.03.2015
11:20
Redazione

Le partite di Coppa il Napoli non le sbaglia quasi mai. Dopo la sconfitta col Torino si pensava che gli azzurri potessero andare in tilt anche con la Lazio nella semifinale di andata di Coppa Italia. Ma non è stato così. L’1-1 dell’Olimpico, considerato che il gol in trasferta favorisce sempre gli ospiti, sicuramente è molto importante in attesa di giocare il ritorno il prossimo 8 aprile. Nulla è scritto, anche perché i capitolini potrebbe vincere al San Paolo, ma conoscendo Benitez questo risultato se lo tiene bello stretto. Avrebbe voluto vincere lo spagnolo, e se nella ripresa i suoi fossero stati più precisi, l’avrebbe anche fatto, ma il pari con gol non è assolutamente da buttare. Addirittura l’anno scorso con la Roma perse 3-2 nella Capitale poi in casa ribaltò la situazione siglando la bellezza di tre reti senza subirne una. Quando si può contare sul doppio confronto, Benitez sa il fatto suo e proprio grazie a queste situazioni ha vinto tantissimi trofei in carriera. Dunque, il Napoli si è rialzato subito. Così come era successo dopo Palermo, anche all’indomani di Torino ha reagito da grande squadra. Indubbiamente la Lazio partiva favorita visti gli ottimi risultati acquisiti in campionato e la conquista del terzo posto. Pioli, arrivato a -2 dagli azzurri, sperava di poter dare il colpo di grazia al maestro Rafa ma si è dovuto ricredere quando nella ripresa ha visto in campo un Napoli spumeggiante che ha tirato tantissime volte in porta. I due allenatori si sono divisi la partita, primo tempo a favore dei capitolini, secondo tutto di marca partenopea. Ma chi deve rammaricarsi è sicuramente il Napoli perché il discorso qualificazione l’avrebbe potuto chiudere per un dominio visto dopo il riposo. A decidere il pari è stato il solito Manolo Gabbiadini. A livello realizzativo l’ex doriano non ha tradito le attese. È stato lui a mettere i brividi a Berisha prima dell’1-1 e poi gli è risultato troppo facile appoggiare la sfera in porta sulla giocata magica di Higuaìn. Il Pipita di iersera va preso di esempio perché sotto una fitta pioggia non si è mai tirato indietro. È andato a pressare dal primo all’ultimo minuto ed significativa la scivolata al 93’ su Felipe Anderson che si stava involando verso Andujar. Non si è risparmiato un attimo eppure anche con il Toro aveva cercato di rimediare alla sconfitta pigiando sull’acceleratore. La notizia è che è rimasto a secco anche in Coppa Italia ma ciò che conta è che ha fatto segnare un suo compagno di squadra grazie ad una giocata davvero molto bella. Non solo nell’ultimo passaggio ma per il movimento di inserimento che ha fatto sul lancio perfetto di Mertens. Benitez, comunque, stavolta non ha risposto a monosillabi nel post gara. È andato fiero di un gruppo che avrebbe potuto avere un brutto impatto con la Lazio ed, invece, ci si è rialzati alla grande dimostrando di essere ancora vivi. Segno che certe amnesie si possono tranquillamente evitare. A patto che si eviti sistematicamente di fare processi altrimenti non si arriva da nessuna parte. Adesso la testa va alla sfida di domenica contro l’Inter. Si dovrà partire dal secondo tempo contro la Lazio per riprendere la corsa Champions in serie A. Il buon Mancini ha il dente avvelenato per essere stato eliminato dalla Coppa Italia grazie alla prodezza di Higuaìn. E per questo motivo vorrebbe rifarsi al San Paolo. Dovrà essere bravo il Napoli a dargli un dispiacere in modo tale da bissare il successo del 4 febbraio scorso.

Fonte : Caiazza - Il Roma
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