Il Roma - I nuovi acquisti, una "passerella" che non ha convinto nessuno: al momento non c'è stato il salto di qualità

23.09.2014
14:50
Redazione

Come si dice. Sarà il campo a giudicare. Quello che non sbaglia mai. Che ha sempre ragione. Dopo il diluvio di critiche e di voti al di sotto della sufficienza al termine dell’ultima sessione di mercato, i discorsi hanno riparato sul verdetto del campo. Ancora presto, non c’è dubbio. È ancora settembre, ma un mini bilancio dopo sei gare ufficiali si può fare. Soprattutto dopo che Benitez i nuovi acquisti li ha impiegati tutti. Tutti, tranne il portiere di riserva Mariano Andujar, che è seduto in panchina alle spalle di Rafael. Purtroppo, complici anche i risultati, nessuno dei nuovi acquisti ha davvero convinto: Koulibaly, elogiato forse con troppa fretta dopo le ininfluenti amichevoli estive, sta facendo vedere irruenza fisica e struttura, ma gli manca ancora molta esperienza. Tale da farne sentire la mancanza di quella che poteva dare Fernandez, forse lasciato partire con troppa leggerezza. A centrocampo, il reparto “chiave” di cui tutta l’estate si è parlato, è arrivato il solo David Lopez. Lo spagnolo ha giocato la partita con lo Sparta Praga entrando nel secondo tempo, e titolare quella con l’Udinese. Non ha di certo fatto danni, ma neanche dato l’impressione di poter cambiare volto al reparto. Di sicuro l’innesto meno giudicabile visto fino a questo momento. Poco giudicabile anche Jonathan De Guzman. L’olandese è arrivato come “best of” di questa campagna acquisti. E a dirla tutta aveva anche cominciato alla grande, segnando il gol della vittoria a Genova nei minuti di recupero. Un inizio che lasciava presagire anche una bella sorpresa per la Serie A e gli azzurri. Invece l’ex Villarreal è sparito dai radar. «Non è in condizione», ha tuonato Rafa Benitez, che lo ha utilizzato col contagocce, lasciando fuori nella partita di Europa League. In ogni caso l’olandese sembra destinato a fare il jolly nel tridente basso e non il mediano, dove è David Lopez l’effettivo rinforzo. Ha lasciato molte perplessità, invece, lo spagnolo Michu. Arrivato dopo un lungo infortunio patito nella scorsa stagione, è ancora indietro come condizione. Lo si è visto anche a Udine, dove Benitez lo ha schierato titolare, ma la sua lentezza è stata evidente. Sicuramente l’ex Swansea paga una condizione approssimativa, ma il fatto è che nessuno dei nuovi arrivati sembra essere più forte di chi è andato via. A parziale conferma c’è questo Gargano “rispolverato” titolare, che paradossalmente sta dando il miglior contributo possibile. Un altro segno di come nel Napoli le cose non sono andate esattamente come ci si aspettava. Ingiusto gettare la croce addosso a questi ragazzi arrivati da poco, ma l’uscita prematura dalla Champions League e un inizio di campionato negativo non possono essere distolti da un mercato indecifrabile. Stagione cominciata col piede sbagliato. Quel “Se dovessimo uscire non sarebbe una tragedia” di Benitez pronunciato prima dei play off di Champions ha suonato come un presagio: questa tragedia che Rafa voleva esorcizzare si è presentata invadente e pesante. Solo una serie di vittorie può rimettere le cose a posto.

Fonte : Scotto - Il Roma
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