Il Roma - La sosta ingestibile di Sarri e la voglia di matare il Toro, il tecnico è a caccia di un'altra vittoria
Maledetta sosta. Sarri lo ha detto e ripetuto fino allo sfinimento. L’allenatore del Napoli non gradisce per nulla la pausa di 15 giorni per le vacanze di Natale. In effetti è un’usanza italiana, in quanto in Inghilterra si gioca a Santo Stefano (il famoso “boxing day”) e il week end successivo. In Spagna non si arriva a tanto, ma si è già giocato sabato e domenica scorsi. E questo solo per fare due esempi. Tuttavia la protesta di Sarri è destinata a rimanere una voce senza seguito, perché per ora (oltre a essere il solo, a quanto pare, a lamentarsi) da parte della federazione italiana gioco calcio non sembrano sentirci da quell’orecchio.
MEGLIO RIPARTIRE “CON CALMA” (in fondo, però, si gioca di mercoledì) e fare un turno infrasettimanale a breve che intaccare il periodo natalizio che tra Natale e Capodanno è considerato un periodo di quasi vacanza. E il ritorno in campo del Napoli sarà contro il Torino al San Paolo. Si gioca in notturna questa sera, quando gli azzurri conosceranno i risultati di tutte le rivali. La Juventus aspetta il Verona in casa, l’Inter sarà di scena ad Empoli e la Fiorentina in casa del Palermo. Trasferta anche per la Roma, che giocherà contro il Chievo. Non si tratta in nessun caso di impegni difficili (anche se l’Empoli sta facendo molto bene e giocherà in casa) e quasi sicuramente il Napoli dovrà scendere in campo con la consapevolezza di dover dare continuità alla vittoria contro l’Atalanta, e quindi vincere.
SARRI HA DEFINITO LA SOSTA “INGESTIBILE”. Non gli piaceva neanche quando c’erano gli impegni dei nazionali, ma neanche con gli azzurri a sua disposizione le cose vanno meglio. Quale la soluzione allora? Di sicuro la partita contro il Torino non dovrà scappare di mano. Sempre difficile sfidare le squadre di Ventura. Fuori casa i granata hanno fatto più fatica, ma a dirla tutta il Toro non vive un buon momento. Ha pesato la batosta nel derby di Coppa Italia contro la Juventus, e i tifosi chiedono la scossa. Sarri invece non chiede scherzi, ma affidabilità. Il Napoli ha una tradizione quasi del tutto positiva nelle partite giocate il giorno dell’Epifania, ma in genere la ripresa dopo la sosta natalizia ha presentato insidie. Le famose “sbornie” post capitone o post panettone. Il Napoli viene dalla vittoria a Bergamo e un 2015 che si è chiuso davvero bene nonostante la sconfitta col Bologna e il successivo pareggio interno con la Roma. Bisogna ripartire col piede giusto: contro i giallorossi per la prima volta la squadra rimase a secco di gol, e con essa il Pipita, firmando un precedente. Serve la riscossa anche da questo punto di vista: Sarri perde lo squalificato Jorginho ma non è preoccupato. Al suo posto ci sarà Valdifiori, che secondo l’allenatore azzurro dà garanzie. Per il resto la formazione è quella che conoscono anche i bambini, ormai. Reina tra i pali, difesa a quattro con Hysaj a destra, coppia di centrali formata da Koulibaly e Albiol, Ghoulam a sinistra. Terzetto di centrocampo formato da Allan, Valdifiori e Hamsik, mentre in attacco ci saranno Callejon a destra, Higuaìn al centro e Insigne a sinistra. Sarà la partita dell’obiettivo di mercato Maksimovic, ma in realtà il difensore non ci sarà perché ancora out per infortunio. Occhi sull’ex Quagliarella, che è favorito per il posto da titolare al fianco di Belotti.