Il Roma - La vittoria della Supercoppa riporterebbe il sorriso, ma il vero obiettivo è il posto in Champions

18.12.2014
14:20
Redazione

Prima il disincanto, per il sogno Scudetto sbandierato a Dimaro e poi la disaffezione, testimoniata da numeri impetuosi. Calano a picco le presenze allo stadio mentre aumentano, proporzionalmente, le critiche indirizzate alla società e al tecnico. Non è un bel momento per il Napoli, indietro in campionato e con un allenatore ancora indeciso sul da farsi. La piazza percepisce il momento negativo e reagisce disertando il San Paolo, anche in occasione di match importanti. Si aspettavano di più i tifosi, confidavano “nell’anno buono” che invece si sta rivelando ricco di insidie e di insoddisfazioni. Prima la batosta estiva con l’Athletic Bilbao e poi i tanti punti lasciasti per strada contro le cossi dette piccole. Tanti motivi per recriminare e di conseguenza, il già scarso entusiasmo, si è completamente spento. Una prova tangibile è stata offerta dalla cena organizzata dalla società l’altro ieri: pochissimi sostenitori presenti nella location prescelta e un clima di indifferenza tangibile. Negli anni scorsi, nelle medesime circostanze, le strade adiacenti il locali erano praticamente irraggiungibili, proprio a causa della massiccia presenza di appassionati partenopei. E anche i social, da facebook a twitter, propongono una fedele e interessante cartina di tornasole sul tema. Nel calderone ci sono tutti, il pessimismo è dilagante e probabilmente solo una vittoria con la Juventus, nella finale di Supercoppa Italiana, potrebbe riaccendere la passione dei napoletani. Gli stessi napoletani che non riempiranno le tribune di Fuorigrotta stasera, in occasione del match con il Parma. La partita non attira, i ducali sono ultimi in classifica con appena sette punti. Di contro, il Napoli, è reduce da tre pareggi in campionato, seguiti dalla rovinosa caduta di Milano. La somma degli ingredienti, non di prima qualità, produce il dato dei biglietti staccati al botteghino che sfiorano le diecimila unità. Ancora una cornice vuota, ancora uno spettacolo in controtendenza rispetto alla tradizione che, fino a poco tempo fa, garantiva affluenze decisamente migliori. Non hanno aiutato le dichiarazioni di De Laurentiis, rese proprio martedì. Il patron ha accusato i tifosi di “piagnonismo”, se l’è presa con un pubblico che avrebbe, secondo il suo parere, il dovere di sostenere la squadra a prescindere, anche nei momenti di difficoltà. Una spaccatura che si inserisce nel solco di una contestazione (partita da entrambe le curve) che oramai lo accompagna da qualche mese. I rapporti sono ai minimi termini, il malcontento generale per una stagione che per ora non ha rispettato i pronostici, è destinato a manifestarsi anche stasera. Ne è perfettamente consapevole De Laurentiis che ha deciso di annullare la presentazione del consueto film di Natale con calciatori al seguito. Ultimo episodio di un duemilaquattordici vicino alla fine. Prima il Parma, con tre punti d’obbligo, poi la Juventus, per ritrovare pubblico e squadra.

Fonte : Marotta - Il Roma
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