Il Roma - Povero Diavolo, ma il Napoli faccia una prova d'orgoglio: la vittoria è d'obbligo

03.05.2015
15:15
Redazione

Povero Diavolo, verrebbe da dire. Ma il Napoli non sta meglio. Stasera al San Paolo si affrontano due squadre che arrivano da una sonora batosta subita nell’ultimo turno di campionato. Sicuramente il Milan sta messo molto peggio della squadra azzurra ma il crollo di Empoli ha fatto perdere delle certezze ad Higuaìn e compagni. Ecco, quindi, che la sfida contro i rossoneri diventa fondamentale per poter pensare ancora di lottare per un posto in Champions attraverso il campionato in attesa del ciclo di ferro delle ultime tre gare che dovrà disputare la Lazio. Le due romane, infatti, hanno approfittato della caduta degli dei in terra toscana. Dopo il recupero incredibile del Napoli nella corsa al secondo e terzo posto, si pensava che le distanze potessero rimanere invariate. Invece non è stato così. Lazio e Roma si sono riportate nuovamente a +6 e + 5 in graduatoria. Una distanza non notevole ma che preoccupa poiché mancano solo cinque giornate alla fine del torneo. Proprio per questo motivo il match di questa sera con il Milan diventa fondamentale. Si dovesse sbagliare anche questo, allora le possibilità di poter arrivare sul podio sarebbero poche quanto niente. Ci si dovrebbe concentrare solo sull’Europa League e precisamente sul match di giovedì contro il Dnipro a Fuorigrotta. Benitez, però, non ha intenzione di gettare la spugna. Ha parlato con i suoi cercando di capire dove si è sbagliato al Castellani. Anche lui è rimasto incredulo per la figuraccia fatta contro una buona avversaria ma non così impossibile da battere. La maggior parte del Napoli sceso in campo aveva la testa altrove. Le gambe non andavano e così Maccarone e soci hanno fatto i fenomeni. Uno spettacolo indegno che non dovrà ripetersi più da qui al 31 maggio.

ORGOGLIO CERCASI. La scelta di mandare tutto in ritiro era stata contestata. Il presidente De Laurentiis aveva punito il gruppo e l’allenatore dopo l’uscita di scena dalla Coppa Italia al San Paolo con la Lazio. I giocatori si offesero per la clausura ma a quanto pare il patron non aveva tutti i torti vista la reazione successiva. Stavolta don Aurelio si è limitato solo a chiedere al tecnico di far rimanere tutti a Castelvolturno in vista del match di quest’oggi. Praticamente c’è stato il ritiro della vigilia che tutte le squadre fanno. Un’occasione per “riguardarsi” in faccia e cercare i motivi della scoppola empolese. E soprattutto per trovare un orgoglio durato solo cinque partite (tre di campionato e due di Coppa). Se il Napoli vorrà riscattare, stasera dovrà travolgere il Milan confermando che la sconfitta di giovedì è stato solo fisiologica. In caso contrario si apriranno nuovi processi, molto pericolosi in vista del Dnipro.

LA FORMAZIONE. Ad Empoli, Benitez ha cercato di mettere in campo una squadra capace di poter portare a casa il risultato. Non c’è riuscito. E per questo motivo contro il Diavolo cambia di nuovo. Magari lasciando l’ossatura ed evitando di inserire pedine che sono alla frutta. In difesa, per esempio, si è capito che non si può fare a meno di Albiol. Lo spagnolo, seppure non in una stagione di grazia, è fondamentale al fianco di Britos. Koulibaly torna in naftalina. Maggio a destra è tranquillamente utilizzabile. Si deve capire come sta Ghoulam per la corsia sinistra. Il centrocampo, che ad Empoli ha sbagliato tutto, dovrebbe avere come punto di riferimento David Lopez, magari al fianco di Gargano. Anche se l’ultimo Jorginho non è dispiaciuto molto. L’italobrsiliano darebbe più qualità alla manovra. In attacco, per massacrare il Diavolo, si dovrebbe rivedere Higuaìn dal primo minuto. Sarebbe la nona partita consecutiva da titolare. Non si può pensare di tenerlo fuori ma con Benitez tutto è possibile. A sinistra dovrebbe ritornare Insigne. Il Magnifico sta molto bene e quindi potrebbe trovare i soliti cross per Callejon dall’altra parte. Al centro o riparte Hamsik, che ad Empoli si è salvato, o tocca a Gabbiadini. L’importante è vincere e ora più che mai servono i gol di tutti. Magari anche di qualche difensore.

Fonte : Caiazza - Il Roma
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