Irruzione in casa Allan, la lettera di Iovino: "Thais, scusa! La vera Napoli vi vuole bene, donne e bambini non si toccano"

10.11.2019
11:35
Redazione

“Cara Thais, scusa! Perdona loro, perché non sanno quel che fanno! Tu ben conosci il valore di queste parole! Questa città a volte vede emergere il lato più oscuro, ma tu, con il tuo sorriso e la tua splendida famiglia, continuate ad essere luce! Non perdiamo la speranza ! Hai ragione, questo non è tifo! Le donne, le mamme, i bambini non si toccano! Mai! Sappi però che la gran parte di Napoli vi vuole bene! Dio benedica la tua famiglia !”.

Questo sono le parole che tutti noi, napoletani, dovremmo rivolgere a Thais. Molti giornali in queste ore hanno diffuso le parole di indignazione espresse dalla moglie di Allan, in merito alla triste vicenda della rapina in casa da loro subito l’altro ieri, seguita anche ad alcune tensioni ed insulti social in merito alle note vicende del Calcio Napoli. Commentatori, tifosi e colleghi giornalisti continuano in queste ore a spendere fiumi di parole sulla crisi che sta attraversando il Napoli, senza comprendere che questa sventura vissuta dalla famiglia Allan, è emblematica e preoccupante. Ed è molto più complessa e riguarda tutti noi.

Questa rapina ha tutto il sapore di una vera intimidazione. Al di là di ciò che verrà accertato dalle autorità competenti, non ho sentito nessuno schierarsi al fianco di Thais o condannare ciò che ha vissuto. Donna, moglie e madre (per di più in dolce attesa), si è vista violare l’intimità della casa. Thais è “scesa in campo” per difendere la propria famiglia, con passione e determinazione. Come farebbe qualsiasi mamma, in Brasile o a Napoli. Dovremmo essere preoccupati per quanto sta accadendo. Tutto questo va oltre lo sport. Dovremmo essere tutti più indignati, ed avere l’umiltà di mettere in atto una rara ma nobile virtù: “chiedere scusa”.

Alessandro Iovino

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