Juventus, 'Ndrangheta e ultrà, la vicenda Ruffo finisce in Parlamento: "Servono misure idonee per difendere la stampa ed il diritto all'informazione!"

23.11.2018
19:50
Redazione

Finisce in Parlamento l'inquietante vicenda dell'attentato al giornalista Federico Ruffo. La senatrice di Forza Italia, Urania Papatheu, ha presentato

Finisce in Parlamento l'inquietante vicenda dell'attentato al giornalista Federico Ruffo. La senatrice di Forza Italia, Urania Papatheu, ha presentato infatti un'interrogazione parlamentare nella quale esprime vicinanza al giornalista autore di un’inchiesta su Juventus, ‘Ndrangheta e ultrà

"Nella notte tra il 12 e 13 novembre - afferma la sen. Papatheu nell'interrogazione - il giornalista del programma di Rai3 "Report", Federico Ruffo, è stato vittima di un tentato attentato incendiario ad Ostia (Roma), dove ignoti hanno cosparso di benzina la sua abitazione a seguito di un'inchiesta giornalistica sul fenomeno del bagarinaggio negli stadi e sulle infiltrazioni di organizzazioni criminali nel mondo sportivo. Nell'esprimere una doverosa vicinanza e solidarietà a questo valido giornalista, e a tutti gli altri cronisti vittime di minacce ed aggressioni, ritengo sia indispensabile garantire la loro incolumità e libertà di espressione, mantenendo alta l'attenzione attorno al problema della sicurezza di professionisti che, lottando esposti in prima linea per affermare il diritto di informazione, si trovano costretti ad affrontare un sentimento di crescente insofferenza e odio nei loro confronti. Attorno a questi giornalisti, e alla tutela del diritto di cronaca, è indispensabile che la politica faccia quadrato, senza atteggiamenti astiosi che rischiano di alimentare e aggravare un clima di delegittimazione della categoria". 

Papatheu interroga il presidente del Consiglio dei Ministri, Conte, sollecitando uno stop al proposito del M5S di soppressione dell'ordine dei giornalisti: "Preoccupante, biasimevole, e molto grave, appare tale intenzione in un momento in cui la categoria dei giornalisti sempre più spesso è avversata ed è costretta a scendere in piazza per denunciare un inquietante "filo rosso" che unisce intimidazioni verbali e insulti, sino ad atti di tentata violenza fisica". 

"L'Italia - evidenzia Papatheu - necessita di maggior tutela dell'informazione libera, pluralista, rispettosa della dignità di tutti, dell'autonomia professionale dei giornalisti e del ruolo delle forze politiche, delle istituzioni e dei cittadini, in un quadro inscindibile di reciproco principio di lealtà, dedito a non ledere in nessun caso il principio costituzionale di libera manifestazione del pensiero, garanzia di un diritto fondamentale di espressione che è inalienabile per qualsiasi individuo". 

Papatheu ha chiesto al Premier di "Convocare i vertici dell'ODG, Fnsi ed organi rappresentativi nazionali e territoriali di categoria, al fine di avviare la concertazione di misure idonee atte a difendere la libertà di stampa per contrastare con fermezza e respingere con determinazione qualsiasi forma di attacco intimidatorio ad una categoria che chiede il rispetto per il ruolo che la Costituzione demanda a chi lavora per garantire ai cittadini il diritto all'informazione, bene prezioso che garantisce il regime di democrazia liberale".

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