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Fitta al petto, paura per Mirante: "Non mi sento bene, dottore!". E' un problema al cuore

01.09.2016
18:30
Redazione

Una fitta, poi un’altra. «Non mi sento bene, dottore». Che qualcosa non andasse, Antonio Mirante l’aveva capito già domenica notte nello spogliatoio dell’Olimpico di Torino, subito dopo la partita. Non era la rabbia per i cinque gol appena presi, che potevano essere addirittura sei se non avesse parato un rigore a Belotti all’83’, era qualcosa d’altro, qualcosa di più serio: il cuore, pare. Dopo che mercoledì per tutta la giornata si erano rincorse le ipotesi più disparate, in serata il Bologna ha emesso un sintetico comunicato: «In seguito a un lieve malore — si legge nella nota sul sito ufficiale — Mirante è stato sottoposto presso il Policlinico Gemelli di Roma a una serie di accertamenti medici, che proseguiranno fino ai primi giorni della prossima settimana. L’esito degli esami consentirà di determinare i tempi necessari alla ripresa dell’attività agonistica a pieno regime». Purtroppo pare proprio non saranno brevi, come dimostra la decisione del club rossoblù di tornare immediatamente sul mercato per ingaggiare un altro portiere: dopo aver rinunciato a Gabriel, la prima scelta, bloccato dal Milan, il direttore sportivo Bigon ha scelto Alfred Gomis, senegalese naturalizzato italiano, 23 anni il prossimo 5 settembre, in arrivo dal Torino. Il titolare a quanto pare però sarà Da Costa, già in rosa, mentre l’ultimo arrivato partirà dalla panchina, almeno all’inizio. Ad ogni modo per Donadoni si tratta di una perdita tecnicamente pesantissima: arrivato a parametro zero dal Parma dopo il fallimento, nella scorsa stagione Mirante era stato fra i migliori tanto da meritarsi la convocazione del commissario tecnico Antonio Conte per lo stage pre-Europeo, salvo poi esser tagliato all’ultimo. Per lui il dispiacere per la mancata partecipazione alla spedizione azzurra era stato però compensato, almeno in parte, dal rinnovo contrattuale fino al 2019 con relativo aumento di stipendio (circa 700 mila euro l’anno). «Era quello che volevo, adoro questa città e voglio giocare qui a lungo» aveva detto il portiere oggi 33enne, cresciuto nel settore giovanile della Juventus e poi passato fra Siena, Crotone e Sampdoria. A Bologna è stata una giornata decisamente complicata, visto che a sorpresa nel pomeriggio è saltato Alessio Cerci: soffiato all’ultimo alla Lazio, l’ex Toro non ha passato le visite mediche all’Isokinetic. Per capirne di più serve però tornare indietro di qualche mese, a maggio, quando il romano è stato operato a Barcellona dal dottor Cugat per una patologia cartilaginea al ginocchio destro. Sono passati quasi quattro mesi ma il ragazzo non sta ancora bene. I tempi di recupero sono lunghi, troppo. Da qui la scelta della società di Saputo di non chiudere l’affare.

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