Nuovo DPCM Draghi, stretta sulle zone rosse: niente visite agli amici

23.02.2021
11:30
Redazione

L'edizione odierna de Il Mattino riporta le ultime notizie in merito al nuovo DPCM di Mario Draghi:

"Mario Draghi sposa la linea della «massima cautela e prudenza» nella lotta alla pandemia e per non compromettere la campagna vaccinale. Dopo aver detto sì, appena insediato, alla proroga fino al 5 marzo dello stop alla stagione sciistica, nel primo Consiglio dei ministri operativo il premier dà una nuova stretta alle misure anti-Covid a dispetto delle richieste della Lega e di alcune Regioni. Fino al 27 marzo resta vietato superare i confini regionali e viene reso più duro il lockdown per le zone rosse dove è proibito andare a fare visita a parenti e amici. In più, per evitare decisioni last minute, il nuovo Dpcm (o decreto) dovrebbe essere deciso nel prossimo week-end dopo il report settimanale dell'Istituto superiore della Sanità.
Ma ecco il testo del comunicato con cui palazzo Chigi ha illustrato il provvedimento che serve a «mantenere alta la guardia»: «Si dispone la prosecuzione fino al 27 marzo, su tutto il territorio nazionale, del divieto di spostarsi tra diverse Regioni o Province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o motivi di salute. Resta comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione». Ancora: «Fino al 27 marzo nelle zone rosse non sono consentiti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria, salvo che siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute. Gli spostamenti verso abitazioni private abitate restano invece consentiti, tra le 5.00 e le 22.00, in zona gialla all'interno della stessa Regione e in zona arancione all'interno dello stesso Comune, fino a un massimo di due persone che possono portare con sé i figli minori di 14 anni. Nelle zone arancioni, per i Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, sono consentiti gli spostamenti anche verso Comuni diversi, purché entro i 30 chilometri dai confini». Spiegazione di palazzo Chigi: «Dobbiamo restare cauti, le varianti del Covid sono presenti e l'impatto non è definito. C'è dunque l'esigenza di rimanere molto prudenti».
Nessun accenno nel decreto alle seconde case. Ma siccome il 5 gennaio scorso il governo di Giuseppe Conte fece una Faq con cui venivano consentiti gli spostamenti verso le seconde case anche fuori Regione, questa linea resterà valida (anche per le zone rosse) fino al nuovo provvedimento che verrà varato nei prossimi giorni. E che conterrà probabilmente, visto l'allarme innescato dalla diffusione delle varianti del Covid, anche il coprifuoco dalle 22 e l'attuale sistema di distinzione delle Regioni per fasce (giallo, arancione, rosso). Con zone rosse chirurgiche nelle aree dove la diffusione del virus si impenna e la tenuta del sistema sanitario è critica. In più, dovrebbe essere prorogato anche lo stop alla stagione sciistica. «Che dubbio c'è?!», ha risposto un ministro che ha partecipato alla riunione di governo".

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