Pelillo...nell'uovo - Napoli, la crescita decisiva e quel merito difficile da riconoscere...

28.03.2023
22:10
Redazione

Ultime calcio Napoli l'analisi della crescita della squadra di Spalletti

La storia è ad un passo, vicina, come non mai da tanti anni a questa parte. La città vive un momento per certi versi unico perché può godersela come mai era accaduto prima. Le distanze dalle avversarie sono così nette che c'è il tempo di gustarsi pienamente questa cavalcata entusiasmante che segnerà la storia del club. Sua forza della squadra e le scelte indovinate di Spalletti si è detto tanto, tantissimo. Tuttavia, questa stagione è frutto di una  crescita societaria avvenuta in tempi brevi, brevissimi per quella che è stata la sua stessa storia dal 2004 ad ora. In due anni il club è cresciuto anche se apparentemente non sembra così. Il taglio agli stipendi ha dato la parvenza del ridimensionamento. Tuttavia, mentre si programmava questo piano di riequilibrio dei conti che dovevano tornare a posto, la società cresceva sotto altri aspetti.

Luciano Spalletti

LA SVOLTA SUL MERCATO

Il primo punto è la scelta di insistere con Cristiano Giuntoli raddoppiando invece di lasciare. Il presidente, invece di cambiare quando le scelte del direttore non avevano ripagato secondo le aspettative, gli ha affiancato un staff già noto da queste parti. Il riferimento dello staff che ha affiancato Giuntoli è Micheli, uno che ha scovato un certo Hamsik quando era un adolescente portandolo a Brescia. Il gioco di squadra ha cambiato totalmente i risultati nelle scelte dei calciatori. Il Napoli è passato da Maksimovic a Kim, da Diawara a Lobotka, da Verdi a Kvara da Milik a Osimhen e non può essere solo un caso.

IMMAGINE INTERNAZIONALE

La crescita del Napoli non è stata soltanto nell'organizzazione dell'area sportiva. Il marketing ha cambiato marcia e con esso l'immagine del club che è migliorata. Da due anni a questa parte il Napoli associa il suo nome a quello di Armani, Coca Cola, Konami grazie alla scelta di allargare il marketing a livello internazionale. Migliorare l'immagine aiuta anche a concludere le operazioni di calcio mercato, a farsi scegliere dai calciatori perché anche quelli che sembrano sconosciuti alla massa hanno sempre diversi corteggiatori. Questi due passaggi sono avvenuti in tempi brevi grazie anche alla competitività della serie A. Fino a quattro anni fa il Napoli poteva galleggiare alle spalle di una Juventus pigliatutto e decisamente davanti alle milanesi e alle romane. A Milano, poi, sia sulla sponda rossonera che nerazzurra c'è stata una svolta che in breve tempo ha reso nuovamente competitive le milanesi che sono arrivate anche allo scudetto. A queste, va aggiunta la competitività dell'Atlantico, seria outsider per la lotta ai posti Champions per almeno tre anni. In questo scenario il Napoli ha dovuto fare dei passi avanti per assicurarsi di entrare in Champions almeno un anno sì e uno no. La necessità di migliorare l'organizzazione ha portato il Napoli ad essere quello che è oggi. Una crescita necessaria, voluta in tempi brevi e azzeccata dal produttore grazie anche al ritorno delle milanesi... Vedremo...

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