Razzismo, chiusa la curva del Verona. Il club scaligero insorge: "Falso! Noi stiamo con i tifosi"

22.10.2014
16:10
Redazione

Appena lunedì Verona ha incassato il «plauso» del Casms, il Comitato di analisi della sicurezza nelle manifestazioni sportive, ieri è invece arrivata la chiusura della Curva Sud del Bentegodi per gli insulti rivolti domenica al milanista Sulley Muntari: due turni, visto che la sospensione scattata in gennaio dopo la partita Verona-Napoli (cori razzisti a Pablo Armero) è stata «revocata». I fatti Il comunicato è chiaro. Il Giudice sportivo Gianpaolo Tosel scrive: «Letta la relazione dei collaboratori della Procura federale relativa alla gara Hellas Verona-Milan del 19 ottobre nella quale, tra l’altro, si attesta che, al 30’ e al 41’ del primo tempo, circa 3.000 sostenitori della società scaligera, collocati nel settore dello stadio denominato “Curva Sud” occupato da circa 5.000 persone, avevano indirizzato al calciatore Muntari, ogniqualvolta entrava in possesso del pallone, il coro “uh, uh, uh” distintamente percepito in altri settori dello stadio». Anche il 12 gennaio, per i buu contro Armero, «i cori venivano percepiti da tutti e tre i verbalizzanti (i collaboratori della Procura federale, ndr ) posizionati rispettivamente a ridosso della curva occupata dai veronesi, di quella riservata ai sostenitori del Napoli ed in prossimità delle panchine delle due squadre». Il Verona, quindi, dovrà fare a meno dei suoi sostenitori più caldi col Napoli in trasferta (il divieto sancito dal Casms lunedì) e in casa con la Lazio (giovedì 30) e la Fiorentina (23 novembre). La polemica Sul sito del Verona è apparso un comunicato che critica la decisione e annuncia il ricorso «d’urgenza» alla Prima sezione della Corte sportiva d’appello. «Riteniamo che siano sufficienti le immagini tv per smentire categoricamente quanto di più non veritiero – si legge – sia stato buttato addosso ad una gloriosa società e ad una gloriosa tifoseria. In oltre 110 anni di storia mai nessuno aveva osato tanto. Oggi, così come nel caso di Armero in Hellas Verona-Napoli del 12 gennaio scorso (altra grottesca ricostruzione dei fatti, ricordiamolo bene), alla nostra società, alla nostra tifoseria, alla nostra città, viene accostata un’etichetta che non esiste. I tre signori della Procura Federale, presenti domenica allo stadio Bentegodi, hanno delle responsabilità gravissime per quanto scritto nel rapporto inviato al Giudice Sportivo». Poi il finale durissimo: «Siamo con i nostri tifosi, siamo soli contro tutti!». Sulla stessa linea l’eurodeputato della Lega Nord, Lorenzo Fontana: «I cori razzisti verso Muntari non ci sono stati. Ero in curva come sempre e nessuno ha sentito niente. Invece c’è stata, ben visibile a tutto lo stadio, l’inutile provocazione di Muntari verso il pubblico veronese che ha mimato le tre dita in segno dei tre gol del Milan».

Fonte : Gazzetta dello Sport
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