Repubblica - Napoli blindata per la partita della paura: task-force di 1000 agenti. Inascoltati dai club gli inviti a gesti simbolici fra calciatori

31.10.2014
09:20
Redazione

L'edizione odierna di Repubblica scrive su Napoli-Roma: Sulla partita della paura vigilerà una malinconica task force: oltre mille uomini tra steward, body-guard e forze dell’ordine, il cui compito dovrebbe essere facilitato dalle precauzioni della vigilia. Domani Napoli-Roma si giocherà alla luce del giorno (ore 15) e senza i tifosi della squadra ospite, ai quali è stata vietata la trasferta allo stadio San Paolo. Eppure la tensione resta alta, alla vigilia dell’appuntamento più temuto dal nostro calcio, cerchiato in rosso fin dal momento in cui, a fine luglio, fu sorteggiato il calendario della serie A. Da circa un mese, il 25 giugno, si era spento dopo una straziante agonia al Policlinico Gemelli Ciro Esposito: il tifoso azzurro ferito a morte nel quartiere romano di Tor di Quinto, il 3 maggio, prima della finale di Coppa Italia (Napoli - Fiorentina). Del delitto è accusato Daniele De Santis, ultrà giallorosso. E tra le due tifoserie, già divise da una accesissima e incivile rivalità, il muro di odio e rancore s’è ingigantito a dismisura negli ultimi mesi. Quello di domani è il primo incrocio ad alto rischio, anche se le restrizioni previste dal Viminale non consentiranno un contatto diretto: troppo complicato per il momento da gestire. Le ferite sono ancora aperte e il calcio non ha fatto niente per rimarginarle, nascondendo come al solito la testa nel suo mondo dorato e superficiale. Cori, insulti e striscioni pieni di odio non mancheranno, però: il traguardo massimo al San Paolo è un sabato d’ordinaria tensione, senza scontri. Alla vigilia regna una quiete che fa ben sperare, di cui però alla Roma si fidano poco. La squadra, senza tifosi al seguito, teme di diventare infatti il solo obiettivo sensibile per la rabbia dei rivali. Per questa ragione il viaggio blindato dei giallorossi (in aereo o pullman) resterà top secret. Due gli alberghi prenotati, nel tentativo di depistare eventuali contestatori: la scelta cadrà su quello più vicino allo stadio, alla fine, per limitare gli spostamenti. È la partita della paura, non una semplice gara di calcio. L’unica notizia in contro tendenza è la coraggiosa presenza allo stadio di 2.500 bambini: nel settore Family e in quello riservato dal Napoli alle scuole cittadine. Almeno loro si aspettano di partecipare a una festa dello sport.

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