
Serie A, ecco quanto guadagnano gli arbitri tra campo e VAR
GUADAGNO ARBITRI - Quanto guadagnano gli arbitri di Serie A? A rispondere alla forte curiosità è IlSole24ore, attraverso un approfondimento sul mondo arbitrale che parte dalle recenti parole di Marcello Nicchi.
Serie A, ecco quanto guadagnano gli arbitri
Il presidente dell'AIA, infatti, ha accennato alla possibilità di adottare una sorta di “reddito di cittadinanza” per i direttori di gara che, spesso,, sono costretti a lasciare il lavoro: "Così quando finisce l’attività si ritrovano senza nulla, ad una età avanzata. Non escludiamo di creare un fondo di solidarietà della durata di uno-due anni, per dare agli arbitri la possibilità in questo lasso di tempo di ricrearsi una vita, un lavoro".
Ecco quanto si legge sul quotidiano economico:
La diaria per una partita di Serie A invece è pari a 3800 euro lordi. Mediamente ogni arbitro scende in campo per 15/16 partite di campionato a stagione. Fanno circa 60mila euro. Gli arbitri che non vengono impiegati per dirigere i match sono dirottati sul servizio Var (Video Assistant Referee), sperimentato nella Penisola dallo scorso campionato. In Serie A la diaria per chi è chiamato a valutare i replay e suggerire al fischietto in campo eventuali errori “chiari ed evidenti” è pari a 1.500 euro a partita (750 per chi svolge il ruolo di assistente al Var). Ogni arbitro svolge il servizio di Var per altri 15/16 match per un compenso medio che quindi si aggira sui 25mila euro. Ci sono inoltre gli impegni in Coppa Italia. Qui si va dai mille euro riconosciuti agli arbitri “titolari” nei primi turni ai 1.500 per i quarti di finale, fino ai 2.500 per le semifinali e ai 3.800 per la finale (stesso importo per la Supercoppa italiana). Si può arrivare perciò a 180mila euro per l'attività nazionale.