Serie B, possibile ripescaggio per il Brescia: in gara anche Lecce e Cittadella

04.08.2015
02:30
Redazione

Serie B, ancora poche ore e poi il Brescia potrà festeggiare. Il consiglio federale di domani, infatti, colmerà i vuoti negli organici dei campionati professionistici 2015/2016, compreso quello creatosi con il fallimento del Parma.

Un posto, in Serie B, ambito proprio da Brescia, Cittadella e Lecce: i tre club che entro il 27 luglio hanno presentato domanda di ripescaggio (oltre a una fideiussione di 800mila euro e un milione di euro a fondo perduto).

E in base ai criteri stabiliti (classifica finale dell’ultimo campionato, tradizione sportiva della citta’ e numero medio degli spettatori delle ultime cinque stagioni) ad essere in vantaggio e’ proprio il club lombardo. Per conoscere pero’ l’organico completo della serie cadetta, occorrerà attendere i processi del Calcioscommesse a Catania (al via l’11 agosto) e a Teramo (il giorno successivo).

La retrocessione quasi certa degli etnei libererebbe infatti un altro posto che verrebbe riempito, con lo scorrimento in classifica, dalla Virtus Entella. Un’eventuale condanna del neo promosso Teramo, invece, farebbe felice l’Ascoli.

Piu’ ingarbugliata la situazione in Lega Pro, dove gia’ in fase di iscrizione sono stati registrati diversi forfait (compresi quelli di Reggina, Venezia e Varese) che hanno ridotto il numero complessivo di societa’ da 60 a 51.

Ad esso va aggiunta la Paganese, esclusa inizialmente dalla Figc per un difetto nella documentazione allegata all’iscrizione, ma riammessa venerdi’ dal Collegio di Garanzia del Coni. Tolto il Brescia, che probabilmente tornera’ in B, restano nove posti: piu’ delle domande di ripescaggio presentate, contro i cui criteri (in particolare i 500mila euro a fondo perduto richiesti dalla Figc), invano, si sono appellati al Collegio di Garanzia, Forli’, Gubbio e Sambenedettese.

Tre club, AlbinoLeffe, Pordenone e Seregno, hanno presentato regolare domanda (il Seregno pero’ ha indicato un campo in un’altra provincia), mentre Monopoli, Taranto e Viterbese non hanno fornito l’intera copertura finanziaria. Ma, anche qui, a complicare le cose e’ il Calcioscommesse: Savona, Torres e Vigor Lamezia rischiano infatti la retrocessione. L’organico completo a 60 squadre e’ una chimera. Piu’ probabile una Lega Pro a tre gironi da 18 squadre.

Fonte : Calcioefinanza.it
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