Sky - Fabian, il suo soprannome ai tempi delle giovanili era 'Messi di Los Palacios' per la sua somiglianza con la Pulce
A Napoli il talento certamente non è mancato negli ultimi anni, così come lo spettacolo e il bel gioco. Tanta qualità e un complesso
A Napoli il talento certamente non è mancato negli ultimi anni, così come lo spettacolo e il bel gioco. Tanta qualità e un complesso che, nel corso delle stagioni, ha spesso incantato. Un po' come in Spagna ha fatto il Betis, che nell'ultimo campionato si è messo in luce per un gioco basato sul possesso palla e su scambi stretti e veloci. Risultato? Qualificazione in Europa League ed esaltazione di alcuni talenti.
Tra questi Fabiàn Ruiz, certamente l'interprete migliore dell'idea di calcio di Quique Setién. Il centrocampista spagnolo, con quest'allenatore, ha completato il suo processo di crescita tanto veloce quanto imponente. Da 'Messi di Los Palacios' a... Fabiàn Ruiz: perchè sì, questo nome ormai ha conquistato mezza Europa.
E pensare che da piccolo, nel paesino dov'è cresciuto in Andalusia, era paragonato proprio al numero 10 del Barcellona, per il suo talento immenso e per la statura fisica. Poi la crescita improvvisa: 30 centimetri in appena 6 mesi a 14 anni. Lo sviluppo fisico coincise con quello calcistico, da fantasista Fabiàn Ruiz diventò centrocampista a tutto campo.
E necessariamente il percorso calcistico di questo spagnolo classe 1996 è stato segnato da alcuni episodi di calcio e di vita, alcuni veri e propri segni del destino. 'Betico' da sempre, la società biancoverde è sempre stata casa sua. Ma nel vero senso della parola! Pensare che la mamma Chari lavora in questa società come inserviente da quando il piccolo Fabiàn entrò a farvi parte ad appena 8 anni. Lei è stata la prima figura fondamentale nella sua vita, avendogli trasmesso determinazione e spirito di sacrificio. Gli stessi con cui ha cresciuto tre figli, insieme all'umiltà di sempre conservata nonostante le entrate economiche dovute all'esplosione di Fabiàn come calciatore.
E poi c'è il campo, da sempre habitat naturale di Fabiàn Ruiz. Che, come detto, ha modellato negli anni il suo modo di giocare a seconda dell'evoluzione del suo fisico. All'inizio era chiamato a inventare sulla trequarti, ora è centrocampista a tutto campo. Collocazione trovata grazie a Quique Setién, allenatore che gli ha permesso di imporsi dopo alcune stagioni complicate.
A 18 anni è già nel giro della prima squadra, qualche presenza tra Segunda Division e Liga per mostrare sprazzi di talento. L'arrivo di Poyet al Betis, però, frena la sua crescita: il nuovo allenatore predilige un calcio difensivo e 'boccia' Fabiàn Ruiz, ceduto in prestito all'Elche a gennaio. In Segunda Division mostra tutto il suo talento, per poi ritornare in biancoverde da protagonista.
Il destino fa incontrare il giovane centrocampista spagnolo con Quique Setién ed è qui che nasce ed esplode il vero Fabiàn Ruiz. La notte al Bernabeu è quella della sua consacrazione, il classe '96 domina il centrocampo contro i blancos campioni d'Europa in carica e conquista tutti. Il gol nel derby contro il Siviglia, invece, è una sintesi delle sue qualità e, probabilmente, l'apice del suo grande amore con il Betis.
Per il resto Fabiàn Ruiz supera, va oltre la semplice collocazione tattica che i vari allenatori hanno provato a dargli da regista davanti alla difesa o da mezzala. Lui è un numero 4, un numero 8 e un numero 10 nello stesso calciatore, ha visione di gioco, tempi d'inserimento, fisicità e quel talento che gli permette di trovare anche la giocata illuminante. Qualità che hanno attirato l'attenzione dei grandi club europei, tra questi anche Inter e Roma. E in chiave Nazionale, è uno di quei talenti da cui la Spagna ripartirà per il nuovo corso dopo la delusione dei Mondiali di Russia. Ben 189 centimetri di eleganza, potenza fisica abbinata a qualità. Proprio questa sua versatilità lo rende unico, toccherà ora a Carlo Ancelotti sfruttarlo al meglio come fatto da Quique Setièn al Betis.
Per il resto lo spagnolo ha tutte le carte in regola per diventare un idolo del San Paolo, stadio che sa riconoscere i grandi talenti. Un primo assaggio di Napoli, Fabiàn, l'ha avuto in crociera: la sua nave ha fatto scalo proprio in quella che diventerà la sua città. Un giro sul lungomare, una gita agli scavi di Pompei e... la ripartenza. Solo un arrivederci. Dopo la crociera e le vacanze, per Fabiàn Ruiz è stato tempo di visite mediche a Villa Stuart e di . Poi il San Paolo, la Serie A e la Champions League con Carlo Ancelotti: continuerà a Napoli la sua straordinaria evoluzione da centrocampista totale.