Sportmediaset attacca Sarri: "I suoi lamenti rischiano l'autogol, quante scuse per gli azzurri"

07.12.2015
12:00
Redazione

Chi non si ricorda "il rumore dei nemici" di Mourinho? Bene, in questo campionato sembra di essere tornati indietro di qualche anno. "Colpa" o "merito" di Maurizio Sarri, uno che anche all'Empoli non mancava mai di puntualizzare sui torti subiti. Ora che, però, la piazza permette una maggiore esposizione mediatica, le sue urla hanno ben altro risalto. E così l'allenatore del Napoli è sbottato a Bologna dopo che già durante la stagione si era fatto sentire. Nel suo mirino sono finiti gli arbitri, ma non solo loro. Perché è dall'inizio che il mister azzurro non perde occasione per sfogarsi. Con i fischietti, certo, ma anche contro gli impegni delle nazionali e i calendari. Certo, la base di tutto sono gli errori arbitrali. A Bologna ci sono stati e anche importanti, ma questo non cancella la brutta prestazione della sua squadra. Ma anche a Genova, contro il Grifone poco più di un mese fa, Sarri aveva alzato la voce dopo il contatto in area tra Burdisso e Higuain e non solo. All'allenatore toscano, poi, non va giù il fatto che il Napoli non abbia ancora avuto un rigore a favore in 15 partite. Tanti piccoli indizi che, secondo, lui, fanno una prova: il Napoli viene regolarmente penalizzato. Strano, perché solo una setitmana fa a lamentarsi dei torti subiti erano stati proprio gli avversari di "Pipita" e compagni... La verità è che proprio il 2-1 contro l'Inter, festeggiato come fosse una finale vinta, ha esalato un ambiente non abituato a vincere con continuità. La squadra ha ancora qualche limite caratteriale, se è vero che in questo campionato non è mai stata capace di recuperare dopo essere andato sotto nel punteggio: sconfitte a Sassuolo e Bologna, pareggio a Empoli. Fuori dal campo, poi, Sarri ha puntato il dito accusatorio contro nazionali e calendario. Perché i troppi impegni dei giocatori con le squadre dei rispettivi paesi toglie all'allenatore la possibilità di lavorare secondo un programma continuo e ben stabilito e aumenta la stanchezza fisica e mentale dei giocatori. E poi il continuo spostamento degli impegni, per un campionato spezzatino condizionato dalle coppe europee. Peccato che questo valga per tutte le squadre di vertice... Senza dimenticare la polemica sul pallone invernale, secondo lui inadatto al gioco in velocità degli azzurri. Insomma, tanti motivi per lamentarsi. Ma si sa, di Mourinho, ce n'è uno solo e il rischio di farsi del male da soli è sempre dietro l'angolo.

Fonte : sportmediaset
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