VIDEO - Uno Mattina, Franco Di Mare indignato per il caso Antonella Leardi: "Il silenzio della Roma e lo schifo della Curva Sud: vedrete, non succederà nulla"
Franco Di Mare durante la trasmissione "Uno Mattina" ha parlato della vergogna dello stadio Olimpico. Il conduttore si è scagliato contro la Curva Sud che ha esposto striscioni beceri e offensivi verso la mamma di Ciro Esposito. E' la prima volta in assoluto che la Rai commenta con obiettività e serietà questo caso. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24: “Su uno striscione esposto allo stadio Olimpico durante Roma-Napoli si è letto che Antonella Leardi lucra sulla morte di suo figlio Ciro. Questa cosa si tratta di un’infamia senza senso. La mamma di Ciro è una donna minuta e coraggiosa, che predica la non violenza. Va in giro per le scuole del nostro paese e dovunque la invitano a spiegare che non bisogna odiare e non utilizzare lo sport come pretesto per fare del male agli altri. Ha fondato una Onlus dal nome "Ciro Vive” per ricordare suo figlio e dare un senso a quella tragica fine di un figlio che esce un giorno di casa e non ritorna più. La Onlus, donerà i ricavati del libro all’ospedale romano dove Ciro è morto. La mamma di Ciro si è sentita male leggendo gli striscioni, il sindaco di Roma si è dissociato mentre la società Roma all’inizio ha emesso solo un laconico comunicato dove hanno deciso di tenere la linea di non commentare gli striscioni. Devo dire che sbagliano a dire questo, perché quella gente non rappresenta i tifosi della Roma però l’inquina. Come è possibile che nessuno abbia sentito il dovere di dire una parola di conforto davanti a quello schifo che si è visto in quella Curva. Ci ha pensato il presidente della Roma 24 ore dopo. Su quello stadio era apparsa un’altra scritta “Daniele con noi”. La Figc ha aperto un’inchiesta, ma potete scommetterci: non succederà niente. La Curva verrà squalificata per un turno e tutto ritornerà come prima. Un paio di settimane fa, l’Olimpico ha ospitato Italia-Galles di rugby valido per il sei nazioni. Ho visto uno spirito diverso, poliziotti rilassati e sereni. Italiani e gallesi erano seduti vicino e camminare sorridenti. Niente coltelli o pistole e nessun striscione da dementi. Bisognerebbe mandare a vedere qualche partita di rugby a certi ultrà così come a qualche dirigente sportivo che ha preferito tacere invece di dire subito: adesso basta!”.
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