Young Boys-Napoli, quanti intrecci! Dai gol di Sivori e Canè all'affare di mercato sfumato. Tra i 'berner' spunta un napoletano doc

21.10.2014
17:30
Redazione

di Claudio Russo – twitter:@claudioruss

Young Boys-Napoli non è soltanto una sfida valida per la terza giornata del girone I dell'Europa League 2014-15. C'è qualcosa in più di una semplice partita di calcio, anzi ben tre coincidenze che vale la pena evidenziare anche per strappare un sorriso in vista della partita che si disputerà allo Stade de Suisse-Wankdorf. 

AMARCORD - Torniamo indietro nel tempo di 48 anni: è il 1966, è l'11 giugno e a Berna si gioca la terza giornata della Coppa delle Alpi che vedrà il Napoli trionfare contro Juventus, Losanna/Zurigo, SPAL, Catania, Servette, Basilea e lo stesso Young Boys. Finisce 4-2: segnano Omar Sivori, Gastone Bean, Mauro Gatti e Faustinho Canè. La settimana dopo il Napoli battè il Servette a Ginevra, e conquistò la Coppa ai danni della Juventus. Allenatore Pesaola. Altri tempi, altro calcio. Ma il rapporto tra il Napoli e lo Young Boys è destinato a tornare in vita...a Natale!

AFFARI DI MERCATO - Dal 1966 al 2012 il passo è breve, ed il filo che lega Young Boys e Napoli si chiama Raul Bobadilla: l'attaccante argentino è quello prescelto dallo scouting azzurro per rinforzare la rosa azzurra, il vice-Cavani per completare la squadra. Mazzarri però dice no (clicca qui per leggere la nostra esclusiva), vuole un attaccante che accetti la panchina senza fiatare perchè il Matador vuole giocarle tutte. La corda si spezza, Bobadilla preferisce restare in Svizzera: finisce al Basilea, e da lì all'Augsburg in Bundesliga. Un altro calciatore dello Young Boys, il portiere Marco Wolfli, viene accostato al Napoli nel gennaio del 2013 ma alle dichiarazioni dell'agente ("Gli piacerebbe giocare un giorno in Serie A") non segue davvero nessuno sviluppo.

UN NAPOLETANO...A BERNA - La classica frase che si sente in giro, "Dovunque vai, trovi i napoletani", si rivela vera ancora una volta. Moreno Costanzo, centrocampista offensivo dello Young Boys, infatti, è mezzo napoletano perchè il papà, come raccontò poco meno di un anno fa al quotidiano Der Bund, "è di Napoli, ma è una persona molto calma rispetto al napoletano classico e al suo spirito sempre vivace. Io sono come lui, ma mi piace prendermi responsabilità in campo tra punizioni e calci di rigore".

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