A Napoli s'aspettavano Pirlo, senza barba e coi capelli corti: Jorginho, prima fa 'innamorare' Benitez e poi lo 'abbandona'...

16.01.2015
19:00
Fabio Cannavo

di Fabio Cannavo (Twitter: @CannavoFabio)

A Napoli si aspettavano Andrea Pirlo senza barba, con dieci anni di meno, e coi capelli corti. In fondo si trattava di un buon giocatore, ma avrebbe dovuto dimostrare che il salto da Verona a Napoli non l’avrebbe accusato. E invece…Jorginho non è ciò che Napoli si aspettava. Dov’è finito quel geometra che, in gialloblù, mandava in porta Luca Toni con una semplicità disarmante? L’italo brasiliano, in questo suo primo anno in azzurro, ha attraversato diverse fasi. Prima l’exploit (condito con un goal alla Roma al San Paolo), poi l’involuzione, inattesa. Solitamente i giovani arrivano in punta di piedi per poi guadagnarsi un posto in squadra, ma a Jorginho è successo il contrario. Arrivato a Napoli da pochi giorni, ma Benitez non esitò a consegnargli le chiavi della linea mediana al fianco di Gokhan Inler o Valon Behrami. Lui rispose subito ‘presente’, facendosi trovare pronto in ogni occasione, da quella più facile a quella più difficile. Concentrato, sempre. Quasi sempre al posto giusto. Una manna dal cielo per Callejon, Insigne, Mertens ed Higuain che non vedevano l’ora di poter dialogare con un vero e proprio regista di centrocampo. Tutto sembrava filasse per il verso giusto, poi il ‘declino’, se di declino si può parlare. Non è quello di ‘una volta’, ad oggi è scivolato in panchina, anche Gargano gli sta davanti nelle gerarchie di Rafa Benitez. L’ex Verona pare abbia perso quella tenacia che l’anno scorso lo contraddistingueva dai compagni. Dove sono finite le sue verticalizzazioni? Benitez deve farne a meno. Obbligatoriamente. Preferisce affidarsi a due mediani senza ‘grilli per la testa’, due pedine poco mobili, ma che danno il giusto equilibrio ai meccanismi tattici.

LA PROVA “Ma vuoi vedere che tra le linee riesce ad esprimersi meglio? Sarà un problema di ruolo?” si sarà chiesto Rafa Benitez all’inizio di questa stagione. Così è stato provato al posto di Marek Hamsik, senza, però, raccogliere i frutti sperati. Si perdeva. Tra le linee. Evidente, non era il suo ruolo. Benitez sperava di poterlo ‘riciclare’ come trequartista, ma probabile che si tratti di un problema mentale, nonché tecnico. Sulla trequarti spariva dal gioco. Risulta difficile a Marek Hamsik, figuriamoci ad uno come lui. In tanti volevano innamorarsi del suo destro, ma lo stesso Jorginho non gliene ha dato modo. Si spera in un cambio di rotta, che faccia anche il terzino, ma un calciatore con quelle qualità va recuperato a tutti i costi.

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