Ai sorteggi di Montecarlo erano tutti Pierrot, ora sono Elpis: per fortuna c'è quel folle di Ancelotti

29.11.2018
10:40
Bruno Galvan

Lo straordinario non deve passare per ordinario. Ancelotti ha fatto bene a sottlineare l'importanza di passare i gironi Champions, ma guai a dimenticare

Lo straordinario non deve passare per ordinario. Ancelotti ha fatto bene a sottlineare l'importanza di passare i gironi Champions, ma guai a dimenticare però cosa ha fatto il Napoli finora in campo internazionale nel cosiddetto girone della morte. La parola impresa potrà essere usata (ce lo auguriamo) qualora il Napoli si qualificasse per gli ottavi. Ma se non dovesse riuscirci, nessuno si azzardi a parlare di fallimento. Ad agosto la maggior parte della critica e dei tifosi aveva indossato la maschera di Pierrot con tanto di lacrima perchè ritenevano il Napoli già tagliato fuori dagli ottavi e che bisognava dunque concentrarsi sul campionato dato che PSG e Liverpool non avrebbero dato scampo. L'unico 'folle' a crederci è stato Ancelotti che in una battuta fece capire lo spirito pugnace che avrebbe contraddistinto il Napoli: "E' un girone duro, ma sarà difficile anche per loro giocare contro il Napoli".

Dopo tre mesi e cinque gare giocate senza sconfitte, i Pierrot agostiani si sono trasformati magicamente in Elpis. Per chi non la conoscesse Elpis, nella mitologia greca, rappresenta la Dea che incarnava lo spirito della speranza. Quella che tutti hanno nel cuore in vista del match da dentro o fuori di Anfield. Propio in estate nell'amichevole persa in modo negativo dal Napoli contro la squadra di Klopp a Dublino fu l'inizio delle critiche verso Ancelotti reo di non aver inquadrato la squadra che era da rinforzare perchè non c'erano alternative. Oggi le cose sono cambiate e verrebbe da dire: per fortuna che c'è quel folle di Carlo...

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