Anno nuovo, vita nuova? Il rischio (purtroppo) c'è...

06.10.2015
19:00
Pasquale Cacciola

di Pasquale Cacciola - twitter: @PE_Bahia

Anno nuovo, vita nuova. Il rischio esiste ed è concreto. Perché si sa, il calciomercato è imprevedibile. A volte fin troppo. Così la stessa parentesi invernale che solo un anno fa portava Manolo Gabbiadini in azzurro, ora potrebbe bruscamente riprenderselo. Perché è evidente: il giocatore non può essere soddisfatto del minutaggio finora ottenuto, appena 263 minuti tra Serie A ed Europa League. Titolare in sole due occasioni, poi puntualmente costretto a raccogliere tante briciole. Le ultime a Milano, con i soli nove minuti finali disputati nella festa partenopea. Una mancata continuità che gli è costato anche il posto in nazionale, e ora l'incubo di perdere il treno per Euro 2016 cresce a dismisura.

Un autentico paradosso. Perché l'atleta bergamasco rappresenta un patrimonio del calcio italiano, indubbiamente tra i primissi talenti attualmente in circolazione. Ma con un unico (enorme) problema: Gonzalo Higuain. Quel mostro sacro che lo scorso anno lo esaltava e che adesso lo limita sensibilmente. Dal Benitez a Sarri, dalle triangolazioni spettacolari alle staffette. Sacrificato per il bene comune. Perché col 4-3-1-2 probabilmente sarebbe stato al vertice delle gerarchie, poi la virata su quel 4-3-3 che ha davvero fatto le fortune del Napoli.

"Conosco bene Gabbiadini, a gennaio può lasciare Napoli. Questo è un problema che può sorgere davvero". Parole di Pierpaolo Marino, grande uomo di calcio che conosce bene sia l'ambiente partenopeo che l'atleta avuto all'Atalanta. Una situazione particolarmente delicata, che non esclude categoricamente un prestito per poi riparlarne a giochi fermi in estate. Da escludere addirittura a una clamorosa cessione, ma di certo le parti si incontreranno per chiarimenti. Lecito che l'attaccante chieda più spazio, in ottica nazionale e non solo. In fondo è nel momento cruciale della sua carriera, a novembre compierà 24 anni. La società crede in lui e non a caso ha respinto un concreto assalto dell'Inter in estate, sono state le circostanze a creargli questa gabbia. E con un Napoli che viagga a questi ritmi, sarà sempre più difficile per il tecnico modificare una macchina perfetta.

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