ANTEPRIMA - Rog: "Ho passato mesi difficili senza mai lamentarmi, qui credono in me. Ecco cosa mi ha detto Sarri dopo l'esordio..."
Marko Rog, centrocampista del Napoli che venerdì ha fatto il suo esordio con la casacca azzurra contro l'Inter, ha rilasciato alcune dichiarazioni all'edizione croata di Goal.com: "E' stata una grande emozione l'esordio con il Napoli, devo ammettere che mi sento soddisfatto. Non avevo paura, solo un po' di nervosismo positivo, ho atteso tanto a lungo questo momento e sono felice di aver finalmente fatto il mio debutto in Italia con la casacca azzurra. Adesso devo solo continuare a lavorare per migliorarmi ed avere sempre più spazio. Voglio ringraziare i tifosi per l'applauso che mi hanno riservato. Qui mi dicono costantemente che credono in me e sono soddisfatti di quello che sto facendo, quindi quella del prestito non è mai stata un'opzione.
Certamente questi ultimi mesi non sono stati i migliori della mia carriera, ma non ho perso la pazienza e non mi sono lamentato, anche se non è stato facile. Sono cose normali nella carriera di un calciatore, i periodi "no" capitano a tutti, anche perché quando sono arrivato a Napoli di certo non mi aspettavo di giocare tutte le partite dall'inizio. Sto imparando l'italiano, voglio riuscire a parlare nel minor tempo possibile per riuscire a vivere ancora meglio qui. Detto ciò, sono felice qui, i tifosi sono fantastici, non si può descrivere quanto sono legati alla squadra. Tutti si avvicinano a me quando cammino in città, mi chiedono foto, li ringrazio per questo.
Scudetto? Sono sicuro che è un traguardo raggiungibile, ma dobbiamo giocare sempre come fatto contro l'Inter, perché la Juventus viaggia forte. Ci sono ancora un sacco di partite da disputare e tanti punti in palio, noi crediamo in noi stessi. Vediamo cosa accadrà da qui a fine campionato. Sarri si è detto contento del mio esordio anche se non abbiamo parlato troppo. Ho sentito di questo confronto tra il tecnico ed il presidente sul mio impiego, ma personalmente penso solo a lavorare su me stesso, non leggo tanto i media italiani".