"Aspetto che venga il momento, mi farò trovare pronto": Grassi fa la sua promessa, ma Sarri lo vede? Palermo l'occasione per coronare un sogno d'infanzia

11.03.2016
15:10
Claudio Russo

"Le faccio una confidenza ma non mi chieda il perché. Quando era piccolo, verso i dieci anni, mi diceva sempre: mamma, quando sarò grande mi piacerebbe giocare nel Napoli". La signora Emanuela, il 20 gennaio, raccontò a CalcioNapoli24 quello che sembrava essere davvero un segno del destino: Alberto Grassi ed il Napoli, un legame che si sarebbe concretizzato di lì a poco.

Ha iniziato col piede sbagliato, anzi con il...ginocchio. Messo male dopo soli dieci minuti d'allenamento, un po' di sollievo il giorno dopo a Villa Stuart quando gli hanno detto che il ko riguardava soltanto il menisco dopo le prime idee catastrofiste sui legamenti del ginocchio destro. Ebbe il tempo di fare giusto qualche tocco, il tempo di un paio di fotografie per il sito ufficiale. Da lì in poi tre settimane di buio, passate a riprendersi e a prendere nota degli schemi del Napoli di Maurizio Sarri.

Aspetta il suo momento, Alberto Grassi. Lo ha confermato ancora una volta: "Io aspetto che venga il momento, che Sarri abbia bisogno d’un ragazzo che corra, che dia il proprio contributo, e mi farò trovare pronto". Dall'intervista rilasciata al Corriere dello Sport esce fuori però la maturità di un ragazzo con la testa ben piantata sulle spalle che da una parte scalpita voglioso e smanioso di giocare (d'altronde tutti vogliono essere in campo, no?), e dall'altra tiene saldi i piedi per terra ("So bene che esiste una squadra che ha meccanismi collaudati, che fa risultato ed ha valori elevatissimi. Io sto imparando, li guardo, li studio"). 

Guarda e studia Marek Hamsik, che da capitano e bandiera del Napoli è anche l'idolo del ragazzo arrivato dall'Atalanta ("Mi ispiravo a lui, pensavo di voler diventare come Hamsik"). Oltre alle frasi della mamma, un altro segno del destino che lega Grassi al Napoli? Possibile, se pensiamo al fatto che Alberto era al Rigamonti il giorno del primo gol in Serie A di Hamsik ("Gli ho ricostruito l’azione. E lui ha sorriso, con stupore. Non solo gran giocatore, ma gran bella persona"). Sembra tutto scritto, per ora.

Adesso però serve il suo ingresso in campo, il suo debutto personale con la maglia azzurra. Delle big di A, esclusa la Juventus, il Napoli è l'unica società che non ha ancora schierato eventuali acquisti di gennaio (Regini completa il reparto difensivo, ma Henrique al posto suo il terreno di gioco manco l'aveva visto). Ma Sarri lo vede? Qualche settimana fa le sue frasi avevano fatto venire qualche dubbio ("Chi arriva è stato scelto dalla società", "Sette mesi fa giocava ancora in Primavera mi sembra strano che venga appesantito da una tale pressione. E' un ragazzo che bisogna far crescere e ha solo 12 partite in Serie A"): magari il Barbera di Palermo, approfittando delle macerie della squadra presieduta da Zamparini, può essere il luogo giusto per realizzare quello che, si può pensare, possa essere un altro sogno di Grassi. Quello di giocare al fianco di Marek Hamsik, il suo idolo.

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