Benitez lancia l'idea, FA Cup made in Italy: addio privilegi alle big e spazio ai Dilettanti. Ricordate la favola Calais?

23.01.2015
12:55
Bruno Galvan

di Bruno Galvan. Twitter: @BrunoGalvan85

“Sarebbe bello avere una Coppa Italia come la FA Cup con sorteggio del campo e sfida unica”. Parole di Rafa Benitez che di Coppe se ne intende. In effetti la formula di questo trofeo nazionale rende interessante gli incontri solo dai quarti in poi. Tutto ciò che viene prima frega poco o niente a nessuno. L’idea lanciata da Rafa non sarebbe male perché permetterebbe anche a squadra di serie D, di sfidare i grandi del calcio realizzando il sogno di una vita. Sarebbe uno straordinario modello di democrazia calcistica dove tutti sfidano tutti, senza privilegi per quanto riguarda il fattore campo. Vi immaginate ad esempio un Napoli giocare in un campo di provincia di serie D? Sarebbe uno spettacolo affascinante ed avvicinerebbe molto altri tifosi al calcio.

MODELLO FA CUP -  La competizione inglese è un torneo ad eliminazione diretta con accoppiamenti del tutto casuali. Al sorteggio partecipano tutte le categorie professionistiche inglesi più i dilettanti. Non c’è una testa di serie nei sorteggi ed in caso di gara terminata in parità, si rigioca un altro match però in casa della squadra che ha disputato la prima gara fuori casa.

IL SOGNO CALAIS – Chi si ricorda di questa squadra francese di calciatori non professionisti che arrivò a giocarsi la finale della coppa nazionale francese nel 2000? Fu la favola  del calcio francese. Partì  giocandosi inizialmente le gare con squadre di pari livello per poi accedere al cosiddetto tabellone dei grandi. Fu definita da tutti la Cenerentola. La squadra allenata dallo spagnolo Ladislas Lozano, riuscì a battere nell’ordine: il Cannes agli ottavi, lo Strasburgo ai quarti, il Bordeaux campione di Francia in semifinale. L’ultimo match fu contro il Nantes. Il Calais passò in vantaggio nel primo tempo, ma il Nantes riuscì a vincere con una doppietta di Sibieriski che realizzò il rigore decisivo al 90’.

SPAZIO A TUTTI – In Italia ci sarà mai spazio per questo? Sembra al momento qualcosa di utopistico, poiché nella nostra federazione c’è spazio solo per discutere esclusivamente su come fare più soldi senza dare spazio alla passione (la cosa che deve essere alla base di questo sport). De Laurentiis potrebbe essere l’uomo giusto per cambiare determinati schemi, anche se in Lega comandano i soliti. Chissà se il presidente Tavecchio, che proviene dalla Lega Nazionale Dilettanti, si ricorda delle sue origini e metterà mano anche su questa formula Coppa Italia. Il risveglio del nostro movimento calcistico passa anche da queste riforme ‘popolari’ che possono regalare sogni a tutti senza distinzioni di categoria.

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