Bernardeschi-Napoli, Semplici: "Lo stop di 6 mesi per problemi cardiaci e la reazione da campione. Vi racconto il Federico che pochi conoscono, con Spalletti..." | ESCLUSIVA

28.05.2022
20:30
Bruno Galvan

Leonardo Semplici racconta quando ha avuto per due anni Federico Bernardeschi in Primavera alla Fiorentina

Calcio Napoli - Leonardo Semplici ha rappresentato l'uomo che ha lanciato Federico Bernardeschi nel calcio che conta. Insieme hanno condiviso due anni meravigliosi nella Primavera della Fiorentina dove il classe 1994 ha saputo consacrarsi definitivamente con la fascia da capitano, la numero dieci e soprattutto tante giocate da fuoriclasse. Bernardeschi è tra i profili che il Napoli sta studiando in caso di partenza di uno degli esterni in rosa come Politano oppure Lozano. Ecco cosa ha dichiarato Semplici in esclusiva ai nostri microfoni.

Bernardeschi

Bernardeschi al Napoli? Semplici in esclusiva a CalcioNapoli24

Calcisticamente sei stato colui che ha di fatto preparato Bernardeschi per il calcio dei grandi avendolo avuto due anni nella Primavera della Fiorentina

"Ci siamo incontrati quando ero al primo anno di Primavera mentre lui proveniva dagli Allievi dove restò praticamente sei mesi fermo per un problema cardiaco. Si riaffacciò in questa sorta di nuova esperienza dove inizialmente ebbe qualche problema sia per il periodo di inattività, ma anche perchè era il più giovane della mia squadra e fisicamente era un po' leggerino. Il primo anno crebbe dal punto di vista fisico di 12-13 centimetri. L'anno successivo lo promossi capitano e mi ripagò con un'annata strepitosa dove feci tantissimi gol. Si iniziarono ad intravedere le vere qualità tecniche di Federico".

Caratterialmente che ragazzo è Federico?

"Tutti i calciatori, quando hanno la fiducia dell'allenatore e della società, rendono davvero al massimo. E' chiaro che lui ha avuto una crescita esponenziale facendo molto bene in prima squadra attirandosi quelle che erano secondo me le giuste attenzioni di squadre importanti tra cui la Juventus. Credo che a Torino abbia fatto il definitivo salto di qualità tecnico e soprattutto caratteriale. In 6-7 anni si è affermato a grandi livelli".

Prima menzionavi i problemi cardiaci che frenarono Bernardeschi sei mesi prima che approdasse in Primavera. Leggendo le cronache dell'epoca viene ricordato il grande lavoro tuo e di Macia anche sul piano psicologico sul ragazzo

"Federico aveva grandi aspettative, il primo anno con me non gioco molto per una serie di motivi che ho spiegato prima. C'è da dire che Federico pensava che da parte mia non ci fosse fiducia nei suoi confronti perchè non lo utilizzavo spesso. L'anno successivo gli ho dimostrato che non era così perchè si trasformo in un cigno facendo un'annata straordinaria con 20 gol. Dopo quello exploit andò a Crotone dove iniziò la carriera. Ha saputo reagire al momento difficile".

Secondo te sarebbe pronto per un ambiente come quello di Napoli?

"Essendo stato alla Juventus credo sia pronto per tutte le piazze. Con Spalletti può trovare l'habitat naturale, lo metterà nelle migliori per esprimersi al meglio qualora dovesse averlo davvero a disposizione. Federico è un ragazzo responsabile, ha sempre dimostrato voglia di migliorarsi".

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