Camorra-Movida, Reina interrogato dai pm: "Codice etico SSC Napoli? C'è, ma non l'ho mai letto. Ho pagato gli Esposito, ma mai stato con loro in affari"
Pepe Reina parla ai Pm per l'inchiesta circa i punti di contatto tra i calciatori della SSC Napoli e la malavita organizzata napoletana. Il portiere è
Pepe Reina parla ai Pm per l'inchiesta circa i punti di contatto tra i calciatori della SSC Napoli e la malavita organizzata napoletana. Il portiere è stato accostato alla Camorra per le frequentazioni con i fratelli Esposito, arrestati con vari capi di imputazione.
L'edizione odierna de Il Mattino riferisce tutto l'interrogatorio del portiere spagnolo con le spiegazioni riservate alla Procura.
«Gli Esposito? Per me erano persone normali. Il bonifico di 15mila euro da me ordinato il 20 aprile 2016 in favore della Grande Eventi (la società che gestisce la discoteca degli Esposito, ndr)? Non ricordo».
Sugli affari
«Non ho mai partecipato alle attività dei fratelli Esposito né mi è mai stato proposto. Gabriele mi ha solo parlato di un progetto di aprire un locale a Ibiza quest'estate».
Reina parla di quell'amicizia: «Mi furono presentati come imprenditori nel settore dei giocattoli e sapevo che erano sponsor del Napoli. Non so chi li abbia introdotti nel Napoli... Poi ho appreso, frequentandoli, che avevano anche altre attività»
L'agenzia di scommesse
«Mi risulta che abbiano anche un'agenzia di scommesse in piazza Mercato. Una volta sono stato lì. Ci andai con Gabriele (Esposito, ndr). Rimasi nella sua auto. Lui doveva parlare con qualcuno».
Non ricordo - è la risposta che il portiere del Napoli il 21 maggio scorso dà ai pm che gli chiedono spiegazioni su un bonifico di 15mila euro ordinato ad aprile 2016 ed emerso dalle indagini - Probabilmente si sarà trattato di qualche altra festa da me organizzata. A maggio 2017 c'è stata la festa per mio figlio - aggiunge - e feci inviti per circa 200 persone: ricordo di aver pagato solo lo champagne. In ogni caso delle feste in questione si è sempre occupata mia moglie. Devo ricorrere a lei per ricostruire il pagamento del 20 aprile 2016».
Reina promette quindi di consegnare agli inquirenti tutta la documentazione relativa all'evento. Quanto alla festa più recente, quella del 2 maggio scorso per il suo addio alla squadra del Napoli in vista del passaggio al Milan nella prossima stagione, Reina chiarisce di aver pagato, il 14 maggio, dopo l'arresto degli amici, la somma di 7200 euro con un bonifico: «Devo ammettere di aver effettuato il pagamento spontaneamente e non perché lo avessi concordato con Gabriele, del resto non ho avuto modo di parlargli visto che è stato arrestato»
Reina: "Codice etico SSC Napoli? C'è, ma non l'ho mai letto"
I pm gli ricordano il codice etico e il decalogo delle regole comportamentali adottato dalla società Calcio Napoli e a cui i calciatori devono attenersi: «So che esiste, non l'ho mai letto»
«Dopo il loro arresto del 22 giugno 2017 ho continuato a frequentarli, per me erano persone normali. Li frequentavo a cena e a Ibiza quando venivano. Erano amici e quando furono scarcerati la prima volta concessi loro il dubbio che non fossero persone cattive».
Solo amicizia, dunque. Reina esclude rapporti di affari
«Non ho mai ritenuto di partecipare alle attività dei fratelli Esposito né mi è mai stato proposto da loro. Gabriele mi ha solo parlato di un progetto di aprire un locale a Ibiza quest'estate»