Cicciobello gelosone, rosica e offende guardando Aurelio: l'ultima trovata di Preziosi
Il gemellaggio tra i tifosi resiste mentre scoppia la guerra tra i due club. La storia di Preziosi vs De Laurentiis si arricchisce di un’altra puntata. Durante l’assemblea di Lega, i due vulcanici presidenti si sono lanciati insulti pesanti in merito alla spartizione dei diritti tv per il prossimo triennio. De Laurentiis ha alzato la voce dichiarando: “Qui ci sono squadre a cui basta una sola stagione in serie A per sistemarsi". La risposta di Preziosi non si è fatta attendere: “Sei un uomo di m... Ci vuole rispetto. Hai comprato una squadra che era fallita".
Pensare che Enrico Preziosi si è sempre professato tifoso del Napoli tanto che in passato è stato ad un passo dal rilevare il club. Era il periodo in cui c’era Salvatore Naldi a guidare il sodalizio partenopeo: "Lo sanno tutti che sono tifosissimo degli azzurri, ho provato a comprare la squadra in ben due occasioni. Alla seconda convocai anche un Cda straordinario: era fatta, volevo dare l'annuncio. Ma Naldi cambiò idea. Alla fine - racconta l’attuale presidente del Genoa - si era veramente innamorato del Napoli e non voleva rinunciarci: un manicomio. Mi propose una cessione a rate, dicendomi: "Enrì, quest'anno compri il 20 per cento, il prossimo un altro 20 e tra cinque anni la società è tutta tua". Io rifiutai ovviamente: se prendo una cosa è per comandare e controllarla, di certo non per vedere un altro che decide al posto mio e poi avere un biglietto per la tribuna vip del San Paolo”.
Certo che se deve essere Preziosi ad offendere e fare prediche a De Laurentiis, un po’ fa ridere. Il presidente del Napoli potrà avere tanti difetti, ma non è mai stato incriminato per illecito sportivo o valigette sospette per aggiudicarsi una promozione in A. De Laurentiis non ha bisogno di smantellare in ogni sessione di mercato la squadra per far respirare il bilancio e giocare di plusvalenze come fa il collega Preziosi. Il livore dell’attuale presidente genoano è forse dovuto al fatto che De Laurentiis è riuscito dove lui invece ha fallito? Nessuno può dirlo con certezza, ma gli indizi portano in questa direzione.
Tra le tante storie giudiziarie che vedono coinvolto Preziosi c’è anche quella legata a Infront. I colleghi di Repubblica qualche giorno fa hanno pubblicato un altro aspetto scottante di questa vicenda che coinvolge in prima persona il numero uno del Genoa: “Lo scorso anno Enrico Preziosi e il suo Genoa viaggiavano da tempo in cattive acque dal punto di vista economico. II presidente non era più in grado di pagare gli stipendi ai calciatori e, insomma, se non avesse sanato immediatamente la situazione, la scure della giustizia spartiva si sarebbe abbattuta sulla sua squadra. E cosi che Riccardo Silva accorre in suo aiuto, garantendogli un finanziamento da 15 milioni proprio alla vigilia dei controlli Covisoc. L'11 maggio 2015, a operazione riuscita, il direttore generale di Infront, Giuseppe Ciocchetti, telefona a Riccardo Silva e gli racconta di una conversazione appena avuta con Enrico Preziosi: «Ci ha proposto questa operazione che per noi è soltanto un upside ( "vantaggio", traduce il finanziere, ndr). Non so se lo sai comunque lui ha già venduto parte della Giochi Preziosi a uno di Taiwan che in realtà è già un suo fornitore, che è l'operazione con cui ha messo a posto tutto, e tenderà ad andare in Borsa nei prossimi giorni».Silva: «Hong Kong?». Ciocchetti: «E diceva: siccome voi mi siete stati vicini, voglio ricompensarvi di questo vostro sacrificio. Adesso la società vale 300 milioni. In quotazione varrà almeno il doppio. Quindi sono disposto a darvi il 3 per cento della Giochi Preziosi. Facciamo un contratto d'opzione che voi potete esercitare a 10 mila euro, una cagata ( ...). Voi lo esercitate, acquistate 10 milioni (...), fate fino a 25 milioni di guadagno. Fino a 25 milioni di guadagno di valore ve li tenete tutti voi, quindi più 15, poi dopodiché dividiamo fifty-fifty». Silva: «Va bene dai... però non è male»”.
C’è da giurarci che le liti tra Preziosi e De Laurentiis ci saranno ancora. Ma il patron genoano prima di offendere il collega partenopeo, guardi prima in casa sua e rifletta su come ha ridotto un club glorioso come il Genoa dopo averlo umiliato con una retrocessione per illecito in Lega Pro (valigetta Maldonado, ndr) illuso negandogli la partecipazione in Europa League e smantellando ogni 6 mesi la squadra. Il patron del Genoa potrebbe prendere spunto dalla sua ultima performance per lanciare un nuovo 'Cicciobello', gelosone: rosica, litiga e insulta...
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