De Laurentiis: "Presi Higuain all'insaputa di Bigon. Benitez voleva Damiao. Avevo l'accordo per il rinnovo del Pipita, ma il fratello se ne uscì con una cretinata. Sto zitto sennò succede un casino..."

14.10.2016
15:41
Redazione

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15.41 - Termina la conferenza stampa di De Laurentiis. 

15.35 - De Laurentiis a ruota libera: "Quando acquistai il Napoli non avevo nulla, c'erano solo i tifosì. In Inghilterra, dove il calcio la fa da padrona, i presidneti son tutti americani, arabi o cinesi. In America stanno arrivando in tanti dal Sud America. Alle 3 del mattino, smadonnavo al telefono con Formisano perchè la partita del Napoli non riuscivo a vederla sul mio tablet. Poi arrivò un cinesino che con due cellularini mi fece vedere la partita, senza il commento di quei telecronisti che non amano il Napoli. Tutti i telecronisti di Sky e Mediaset sono ex calciatori non del Napoli. Solo se vinciamo dicono che il Napoli sia di una forza superiore. Perchè Infront vende delle cose che non fanno parte di un calcio intelligente? Se promuovo il calcio devo farlo bene, quali sarebbero le linee che conducono i programmi? O dobbiamo fare le comparse perchè dovete giustificare il milione e mezzo che vi danno all'anno e che io non vi darei mai? Sembriamo un teatrino, sembriamo deficienti". 

15.31 - De Laurentiis sul marketing, la Cina e la Dott.ssa Salvione - "Ne sto prendendo circa otto di esperti, non c'è solo la Salvione. Il mio nonno materno ha lavorato sia in Cina che in Giappone ed io in Cina son sempre stato molto attento. Quando ero presidente dei produttori mondiali, il mio vice era un cinese e durante una discussione sentì un grosso boato, questo cinese mi porta con sè, entriamo inbuna sala grandissima e la Cina era entrata come centottesimo paese nel commercio mondiale. Quella sera dissi ai miei figli di imparare il cinese. Poi otto anni fa passai un capodanno a Shangai rimasi folgorato, e qualche anno dopo ho aperto un mio ufficio a Pechino". 

15.22 - De Laurentiis su Higuain - "L'ho voluto io e l'ho preso insieme a Chiavelli, non lo sapeva nessuno. Bigon si offese, mi chiese come mai non lo avesse saputo. Benitez mi aveva suggerito di prendere Diamao e quando venne il suo agente al Vesuvio, me lo guardai e dissi che l'agente di Damiao non mi stava simpatico e mi mossi subito su Higuain. Higuain aveva segnato tanto a Madrid, ma non era ancora una stella. Quando diventi una stella perchè segni tanto, crei il disagio nei tuoi compagni che si sentono obbligati a doverti venire incontro e giocare anche per te. Quando scelsi Sarri, scelta stracontestata, a un certo punto è stato molto bravo e furbo, come i toscani, a favorire il Pipita nel gioco. Però non è bello vedere dei gesti strani da parte dei calciatori che non ricevono la palla, il calcio è un gioco di squadra e d'insieme. Offrì ad Higuain un contratto più ricco di quello che gli ha offerto la Juve, ero d'accordo con la sua famiglia per il rinnovo, poi il fratello a marzo mi disse che Higuain non voleva giocare a Napoli perchè non ci sono calciatori importanti. Ma che cretinata è? Poi mi ha detto una cosa che non voglio riferire perchè altrimenti succede il casino e creerei un dissapore interno alla mia squadra. Lì ho capito che siamo fatti di pasta diversa, succedono i divorzi. Con Hamsik ci sto insieme da dieci anni, ce l'hanno chiesto e non mi dimenticherò mai quando mi chiamò Moratti chiedendomi Hamsik. Gli risposi che era incedibile, parlo di qualche anno fa. Anche quando Hamsik mi ha fatto delle richieste d'aumento io gli sono andato incontro. Quando mi 

15.15 - De Laurentiis sul Trentino - "Il Natale Azzurro? Possiamo dire che regaliamo una maglia del Napoli, la terza bianca, una camera sì ed una camera no. Così capiamo quanto produttiva è stata questa iniziativa. In Italia c'era una ricchezza, sui ritiri, che da un po' di anni si è ritirata: ad un certo punto abbiamo dato incarico a dei nostri impiegati esteri di studiare altre soluzioni. Come se ci facessero un piacere nell'andare in ritiro da una parte o dall'altra: una volta c'era molta più disponibilità, adesso c'è il braccino corto. Sono degli sponsor importanti per una squadra come il Napoli. Quest'anno non vado altrove, vengo in Trentino a fare, verso il 4 di febbraio, porterò degli ospiti eccellenti. Quanto vale questo (scherza ndr.)?".

15.12 - De Laurentis: "Sto scrivendo una serie televisiva che si chiamava 'Nonni bastardi', sarà stupenda perchè si rivelano cazzutissimi. Poi ho cambiato idea, la chiamo 'Nonni da leoni', sarà simpaticissimo. L'offerta del 'Natale Azzurro' lo stiamo pubblicizzando, regalerò anche la terza maglia del Napoli e una camera gratis". 

15.11 - Termina la conferenza stampa di Sarri. Adesso toccherà a De Laurentiis. 

15.09 - Sarri sulla Roma e sull'alternativa a Gabbiadini - "Penso che da sette mesi giochiamo contro squadre che mettono un uomo su Jorginho e non credo sia quello un problema per noi, come lo è l'incapacità di giocare partite più sporche. Gabbiadini? Abbiamo diverse soluzioni, dipenderà dalle partite, contro le squadre chiuse può far meglio Mertens da attaccante centrale, ma contro squadre che giocano alte può far bene anche Callejon". 

15.07 - Sarri ancora - "Dipende da noi dove potremo arrivare, quei difetti che abbiamo dobbiamo cambiarli per diventare una grande squadra. Sono d'accordo con la società per ciò ch'è stato fatto in estate. Altrimenti c'era il rischio di comprare giocatori bolliti, invece sono arrivati dei giovani che ci faranno bestemmiare per sei mesi, ma in futuro saranno una risorsa importante. Vedo bene questo gruppo nel lungo periodo, nel breve dipende da noi e dalla nostra capacità di giocare in un solo modo. E' questo il limite". 

15.06 - Sarri sulla rosa - "Il Napoli ha grosse potenzialità e dobbiamo farle venire fuori in maniera importante. Son rimasto amareggiato dalla gara di Bergamo perchè ho tanta fiducia nel mio gruppo. Il Napoli ha la possibilità di aprire un ciclo importante e quando ci sono queste battute d'arresto rimango abbastanza deluso, ma devo farmi forza per dare coraggio ai miei ragazzi". 

15.04 - Sarri su Roma e Besiktas - "Spalletti dice che noi giochiamo il calcio migliore, ed io dico che la Roma ha le ripartenze più pericolose in Italia. Luciano è un allenatore di livello elevatissimo. Il nostro limite è l'incapacità di gestire le situazioni, tutto il nostro sforzo dev'essere quello di crescere sotto il profilo della personalità e dobbiamo imparare a giocare anche in modo diverso". 

15.02 - Sarri: "Vorrei capire perchè dopo una sconfitta certe parole vengono interpretate diversamente da quando vinciamo. Ho sempre detto cosa rappresenta la Juve in Italia, perchè l'avete interpretato così stavolta? Mi ha fatto girare il cazzo quando ho sentito che è uscita fuori come una forma di resa".

14.56 - De Laurentiis e le parole di Sarri sulla Juve - "Il senso delle parole di Sarri dev'essere interpretato. La Juventus appartiene alla Famiglia Agnelli da decenni. Dietro la Juve c'è la Ferrari, la Maserati, la Fiat ed un secolo di storia. Ciò che mi fa tenerezza, ma non mi pesa, è che non capite che noi non abbiamo ereditato il Napoli. Perciò la chiamai Napoli Soccer perchè pensare che potessimo ripartire dalla C mi faceva schifo e tenerezza nello stesso tempo. Adesso tutti parlano del Napoli come se tra quello di Maradona e quellodi oggi ci fosse un filo. Io potevo chiamare il Napoli 'Campania', non c'è nesso tra le due società. L'immagine di Napoli è forte perchè sono i napoletani i veri protagonisti dell'Italia che se risogerà lo dovrà solo ai napoletani. Abbiamo vinto due scudetti, abbiamo avuto Maradona, ma se non l'avessimo avuto che avremmo fatto. Di cosa parleremo oggi? Questi dodici anni di questo New Naples teniamoceli stretti. Ho sempre vinto nella vita, pensate se non mi incazzo e se non mi sta stretto il Napoli, ma sto zitto, sto al mio posto, gioco in un contesto dove non sono d'accordo su niente. Dicono che ho le vision, ma molte si sono avverate. Scudetto? Se se vinciamo uno e poi non li vinciamo più cosa cambia. Datemi il fatturato della Juve e vediamo se non vinco anche io, ma di cosa stiamo parlando. Pensavate di esser stati traditi da napoletani? Io non me lo immaginavo per una questione di stile e di educazione, perchè ci sono due stili diversi. Ho accettato di giocare il campionato e me la gioco fino alla fine. Se devo andare in uno stadio che non mi appartiene e i giornali mi attribuiscono resppnsabilità che non m'appartengono, che devo fare? Il Napoli è andato in giro per il mondo in questi anni, a prescindere".

14.55 - Sarri: "Domani avremo bisogno di tutti, è un mio appello ai tifosi. Voglio anche Aurelio allo stadio". De Laurentiis: "Se me lo chiede il mister non posso non venire". 

14.54 - Interviene De Laurentiis - "Il fatto di riparametrare il secondo mercato mi sta bene. Il fatto di essere costretti a vendere qualcuno durante il campionato non va bene, bisognerebbe fare una pausa di 15 giorni a gennaio per le trattative di mercato, periodo in cui non si gioca. In modo che gli agenti non facciano i fetentoni"

14.52 - Sarri sulle parole di Allegri - "La riforma Allegri è quello che sognano tutti gli allenatori, di andare in ritiro con la squadra fatta, altrimenti succede come sta accadendo a noi che abbiamo calciatori arrivati negli ultimi giorni di mercato e si ha più difficoltà ad inserirli nel contesto". 

14.52 - Sarri su Gabbiadini: "Non gli ho detto nulla perchè non è cambiato niente. Si è fatto male Milik, abbiamo Manolo che ha già giocato da titolare. Ora si presenta la necessità di inventarsi qualcosa per trovare una soluzione a Gabbiadini che non può giocare ogni tre giorni". 

14.49 - Sarri sul campionato - "E' prematuro parlare di partita decisiva, quella di domani. Sarà una gara importante perchè siamo reduci da una sconfitta. La Roma ha un potenziale offensivo ed un allenatore di grandissimo livello. Spero che la squadra stia bene, la partita di Bergamo ci potrebbe aver fatto perdere fiducia. Dobbiamo crescere nelle partite in cui non siamo sui binari più congeniali. Dobbiamo imparare a gestire meglio certi match, la squadra deve passare attraverso questo tipo di errori, ma dobbiamocrescere in mentalità e oersonalità nel gestire certe partite o certi momenti durante le partite. Anche per la Roma sarà una gara difficile"

14.47 - Sui bilanci - "Si fanno sempre alla fine, l'ho imparato nel cinema. Il prpblema è al di là del fatto che dobbiamo riempire la pagine dei giornali. Quando sollecitate il circo o il colosseo con le belve e i leoni, perchè alla prima giornata già fate dei romanzi a puntate, alla settima giornata cosa vuoi che ti dica? Dico che abbiamo una rosa stracompetitiva, forse più competitiva dell'anno scorso. Abbiamo avuto l'incidente di Milik, ma c'è Gabbiadini, c'è Callejon e il falso nove. Sarri saprà creare un'altarnativa, questa squadra l'abbiamo plasmata su quella che è la modalità di gioco del mister. E' chiaro che ci vuole tempo per i nuovi arrivati, ad un mister può venire il dubbio su un Diawara che quest'estate si è ritirato per conto suo. Preferisce utilizzare uno più stanco, ma si prende questi rischi. E' un suo diritto ed un suo dovere assumersi le repsonsabilità delle scelte". 

14.45 - De Laurentiis: "Poi ho dovuto precisare tramite il sito ufficiale perchè la gente può mal interpretare e può ascoltar male. Io, al dodicesimo anno di calcio, è come se fossi invecchiato per il calcio. Non posso più perdermi nel parlare degli arbitri, avrei potuto farlo due anni fa, cinque anni fa. Arriverà la moviola in campo, tra tre anni avremo una schermatura che farà vedere immediatamente sul campo cosa accade, così tutti quanti avranno la lesa riparata". 

14.43 - Sarri: "Volevo che qualcuno della società parlasse degli arbitri, non parlavo dei torti". Poi De Laurentiis: "Lui ha solo risposto a delle domande, io avrei fatto lo stesso al posto del mister. Era finita la partita da poco ed avevamo perso. Quelli che intervistano, vecchi lupi, fanno certe domande apposta, così sembra che la sua risposta sembra sia una sua autonoma affermazione". 

14.41 - Su Renzi - "L'hanno crocifisso perchè si è autoeletto, ma chi erano i concorrenti? Ma chi ha le palle cubitali per governare un paese anarchico come l'Italia. Siamo un paese di finti fascisti, di finti comunisti. Siamo un paese finto, ricchissimo, ma siamo una copia sbiadita di quello che avremmo potuto essere. Io mi rendo disponibile a lavorare con voi, non per parlare del Napoli, ma per migliorare il calcio in Italia. Perchè appartiene a tutti noi". 

14.37 - "Ho sempre dichiarato che avrei avuto un gran problema temporale. Ormai devo immaginarmi dedicato alla mondializzazione. Il Napoli mi sta molto a cuore, ma voglio fare un patto con voi, un patto di collaborazione, ma non perchè dobbiate parlare bene di me o dell'allenatore, ma perchè vorrei parliate del calcio in genere bene. Vedo sempre pagine avvelenate sul calcio, come se fossimo arrivati all'ultimo stadio, come se avessimo un cancro che non ci lascia speranza. Credo che noi, se amiamo questo mondo, dobbiamo seminare perchè i media e i social network viene visto anche dai giovani. Se cominciamo a disamorare a me non cambia nulla o cambia molto, ma pensate quanti delusi e innamorati uccideremmo. Non possiamo sempre dire che gli stadi sono brutti, che gli arbitri non vanno bene, tanto è l'Italia che non funziona oltre che il sistema Europa. La legge Melandri non funziona? E perchè non la cancelliamo? Per altri vent'anni diremo che ci ha fatto un danno pazzesco, ma non cambiamo. Siamo il paese che fa a cazzotti con tutto ciò che c'è prima"

14.33 - De Laurentiis: "L'esser stato per tanto tempo fuori, parecchio in Cina, poi son tornato in Inghilterra, ho notato che c'è tanto amore per il calcio in questi territori internazionali. A Lonra ho incontrato i due presidenti delle leghe americane ed anche negli Stati Uniti c'è un grande fermento, un grande scalpitare, c'è il desiderio di iniziare un calcio professionale. Visto che i medici hanno detto che il Football Americano fa molto male, i genitori stanno prendendo coscienza ed il calcio prende sempre più piede. Ho notato a Londra, dov'ero con la Baronessa del West Ham, che c'erano anche delle modalità dove non si cercava mai la battuta, lo scoop ed il commento. Quando ho parlato dei procuratori nessuno si è scandalizzato, si sono fatti una risata. C'è professionismo e non faccio di tutt'un'erba un fascio. Penso che il calcio sia obsoleto, molto vecchio, un contesto abitato da persone anziane culturalmente parlando. Oggi ho aperto il Corriere dello Sport e leggo un'intervista ad Allegri e senza entrare nel merito delle risposte del tecnico si dice una cosa. Dice iniziando che 'il giornalismo rischia di essere schiavo di una sindrome pericolosa, non ama più raccontare lo sport, come faceva un certo Brera. Il giornalista nemmeno ama analizzare la tecnica, ad oggi conta solo la polemica, l'approssimazione analitica per il quale finisce per meritare 8 in pagella un giocatore che ha giocato da schifo ma che ha fatto goal". 

14.31 - Nicola Lombardo: "E' una conferenza stampa mista, un incontro organizzato col Trentino, ma alla vigilia di Napoli-Roma abbiam pensato di fare un'unica cosa. Sarà un match complicato e ora partiremo prima con Sarri, poi il mister va a preparare la gara di domani. Resterà De Laurentiis e Romedio Menghini e il presidente dell'Atp per parlare del Trentino". 

14.26 - Ecco mister Sarri e De Laurentiis accompagnati da Nicola Lombardo, Giuseppe Pompilio e Cristiano Giuntoli. 

14.26 - C'è anche Edo De Laurentiis che presenzierà alla conferenza. 

14.19 - E' stato preparato anche un buffet all'interno della sala conferenze.

14.01 - Siamo in attesa che inizi la conferenza prefissata per le 14.30

Gentili lettrici e lettori di CalcioNapoli24, benvenuti alla diretta testuale della conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Roma, di scena sabato alle ore 15 al San Paolo. Interverranno dalla sala stampa di Castel Volturno Maurizio Sarri ed il presidente Aurelio De Laurentiis, insieme ai rappresentanti della Val di Sole, quest'oggi alle ore 14.00 circa. Seguiteci. 

Fonte : dai nostri inviati a Castel Volturno, Fabio Cannavo e Claudio Russo
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